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50 anni di Fondazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione

Pubblicato il: sabato 14 Maggio 2022

Il giorno 23 di aprile 2022 ho avuto il piacere di essere invitato, con mia moglie, all’evento del 50° anniversario della fondazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione.

Dapprima abbiamo partecipato alla celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Eminenza Cardinale Joao Braz De Aviz insieme ai numerosi sacerdoti nella Parrocchia di Sacri Cuori di Gesù e Maria a Vermicino e poi, a seguire, all’incontro conviviale tenutosi presso la Casa Generalizia.

Conosco da poco il loro Famiglia religiosa. E’ stata una nuova e bella scoperta, che mi ha trasmesso tanta pace interiore e soprattutto mi ha consentito di conoscere il loro instancabile e fruttuoso operato, sia in Italia che in paesi lontani, costantemente al fianco degli ultimi e di chi soffre.

Oltre al momento della preghiera, c’è stato il momento in cui l’aurea della preghiera si è propagata fra i partecipanti, coinvolti in balli e canti.

Alcune sorelle hanno potuto portare in scena alcuni balli con dei costumi caratteristici dei loro lontani paesi, oltre che portare sui tavoli numerosi prelibati piatti dei propri paesi d’origine.

Ci siamo “saziati” della pace e della serenità che librava nell’aria; tanta era quella che traspariva dagli occhi di tutte le sorelle e che ci è stata trasmessa in una serata piacevolissima, accompagnata dalla presenza materna della loro fondatrice che da lassù ha sicuramente gioito per il cammino da lei intrapreso e proseguito dalle sue instancabili figlie, sempre fiduciose del continuo aiuto di Dio.

                                                                                                                                                        Antonio P.

Con Dio tutto è possibile

Pubblicato il: martedì 26 Aprile 2022

Nella storia della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, l’anno 2022 rappresenta un anno straordinario e significativo per la ricchezza di ricorrenze e celebrazioni che sono state realizzate.

Nel celebrare l’evento del centenario della nascita dell’amata Fondatrice, Madre Carla Borgheri, nonché il 50° Anno Giubilare della fondazione della Congregazione, in ogni singolo membro della Congregazione e in ogni comunità sparsa nei vari angoli del mondo, ove sono presenti le SMI, si è riaccesa la fiamma dello spirito originario

La Missione di Viet Nam, pur essendo l’ultima nata nella Congregazione e pur rappresentando una piccola comunità, ha portato avanti, con entusiasmo e freschezza giovanile, l’organizzazione di svariati momenti, sin dall’inizio dell’anno giubilare.

Purtroppo, la pandemia non ci ha permesso di celebrare il centenario della nascita di Madre Carla, il 17 febbraio. Per tale motivo c’era anche l’incertezza per la celebrazione del 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione del Signore ma, speranzose e fiduciose, abbiamo invitato il Vescovo Giuse Nguyen Tan Tuoc della diocesi di Phu Cuong, dove siamo presenti, che ha accolto benevolmente il nostro invito a presiedere la Messa del 25 marzo.

Anche se siamo ancora poco conosciute delle persone della zona, la preparazione dell’evento è stata accompagnata da una grande collaborazione da parte di tutti coloro che ci sono vicini e ci supportano. La comunità parrocchiale ci ha aiutato a realizzare i biglietti d’invito per la festa e ci ha consentito di estendere l’invito ad altri sacerdoti e ad altre Congregazioni di padri e suore della zona. Per la festa abbiamo avuto 21 sacerdoti e più di 200 persone. Il responsabile del Consiglio parrocchiale ha realizzato gli stendardi della celebrazione del 100° compleanno di Madre Carla, del 50° giubileo della fondazione della Congregazione e la cornice della foto di Madre Carla Borgheri, che è stata affissa davanti alla parrocchia. Tutti hanno dato un grandissimo aiuto per la preparazione della festa, sostenendo, a loro carico, anche le spese.

La divina provvidenza di Dio non è mai mancata nella nostra nuova Missione in Vietnam. Dio è stato così generoso con noi da permetterci di realizzare il nostro desiderio e celebrare la festa con un popolo non appartenente al nostro credo religioso.

Il vescovo, nella sua omelia durante la messa, ha precisato che: “Come Gesù si è incarnato nel mondo, tra culture e lingue diverse, accettando una vita povera, difficoltà e sofferenze, così le Suore Missionarie dell’Incarnazione si sono recate in paesi di lingue e culture diverse per portare la Buona Novella di Gesù. Le tre suore indiane dalla loro casa generalizia di Roma sono venute qui in Vietnam per servire il nostro popolo. Pur non conoscendo la lingua, grazie alla loro vita semplice e alle loro opere, vivendo lo spirito della loro fondatrice Madre Carla, hanno dato testimonianza alle persone della zona ed ispirato alcune giovani a seguire Gesù”.

Sua Eccellenza, il Vescovo, ha pregato in modo particolare per la nostra Congregazione e per il raggiungimento della beatificazione della fondatrice Madre Carla, per le suore giubilari e per la crescita della Congregazione, attraverso nuove vocazioni.

Al termine della messa, Sr. Delma, la Superiora, ha ringraziato di cuore il Vescovo, i sacerdoti e tutti coloro che hanno partecipato all’evento.

 

Dopo la messa è stato vissuto un momento di festa con tutti i parrocchiani, lasciando, a conclusione della serata, un piccolo dono come ricordo dell’evento.

Nella sua grande misericordia, Dio mostra sempre le vie e i mezzi per continuare l’opera che ha iniziato. Eleviamo il nostro incessante ringraziamento e lode per le grandi opere che l’Onnipotente ha compiuto per noi, mandandoci in questa terra di missione.

                                                   Sr. Delma Punnakkal

 

 

Presenza viva in Kerala

Pubblicato il: venerdì 22 Aprile 2022

Era un lontano 1975 quando l’India e precisamente la città di Cochin ha accolto le prime impronte dei piedi di una futura “missionaria” Madre Carla Borgheri. Il Sig. Antony Athipozhy, proprietario di un terreno, accorgendosi della presenza del divino nella persona di Madre Carla, le donò un pezzo del suo terreno paludoso e con alberi di cocchi. In questo luogo, nella diocesi Cochin, è sorta la prima casa delle Missionarie dell’Inacarnazione ove la fondatrice con tanta gioia si recava ogni anno. Con la sua presenza e il lavoro faticoso le paludi sono state trasformate in un giardino non solo di fiori ma anche di anime che volevano seguire la sua via di santità. Nonostante tutte le difficoltà: lingua, clima, cibo e cultura, la Madre ha saputo infondere nelle persone della zona l’amore e la gioia che le veniva da Dio. Oltre a distribuire i viveri, a chi davvero soffriva la fame, ha cercato di donare anche il suo affetto e il sorriso. Cercava di balbettare anche qualche frase nella lingua del posto come “sugamano, irikkuka” ecc. In questo modo  si accattivava la benevolenza delle  persone che  indirizzava  verso Gesù.

Dal 1977 fino ai primi mesi del 2005 ha continuato questi faticosi viaggi restando in India per alcuni mesi. A distanza di quaranta anni, molte persone ricordano ancora la persona di Madre Carla e soprattutto dicono ancora con cuore riconoscente: “Se non fosse stato per il grano e il latte in polvere donati da Madre Carla, non saremmo sopravvissuti”.

Col passare degli anni, la strada davanti alla casa delle Missionarie dell’Incarnazione a Cochin, è stata nominata inizialmente “St. Josepoh’s Convent Road”. Dopo la morte di Madre Teresa di Calcutta e la sua beatificazione, le autorità civili l’hanno rinominata “Mother Teresa Road”.  Ora, come per miracolo, mentre ha inizio  il processo di canonizzazione di Madre Carla, le stesse autorità , insieme al consenso della gente del posto, hanno deciso  di nominare  la strada  “Mother Carla Borgheri Road”. È stato davvero un evento straordinario per tutti coloro che hanno amato Madre Carla, l’intitolazione della strada è un motivo per sentirla sempre viva e presente.

La cerimonia dell’intitolazione della strada “Mother Carla Borgheri Road” è stata commevente. Erano presenti le autorità civili di diversi gradi, MLA (Member of Legislative Assembly) Mr. Maxi, Councilor del comune Mrs. Reddina, il parroco, le suore e tante altre persone del posto. Ora, la strada che la Madre ha percorso tantissime volte, sia a piedi che in macchina, ha il suo nome. È una cosa che non pensavamo avvenisse cosi facilmente e proprio al compiersi dei cento anni dalla sua nascita, il 17 Febbraio 2022. Siamo sicure che la amata fondatrice con la sua intercessione, ha permesso che ciò accadesse. Esultiamo di gioia nel Signore Gesù che compie l’impossibile per i suoi eletti.

Una parentesi felice

Pubblicato il: venerdì 22 Aprile 2022

 

 

Il giorno 25 Marzo 2022 alle ore 18.00 presso la parrocchia di Santa Maria Assunta di Salice Salentino, si é svolta la Solenne Celebrazione Eucaristica, in occasione della Solennità dell’Annunciazione del Signore ed è anche la festa della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione; l’anno in cui celebrano il Centenario della nascita di Madre Carla Borgheri, fondatrice della loro Congregazione.

Ha presieduto la Santa Messa il Parroco Don Massimo Alemanno e durante la celebrazione le suore hanno rinnovato solennemente i voti. All’evento ha partecipato tutta la cittadinanza, in particolare i bambini che frequentano la “Scuola paritaria delle Suore Missionarie dell’Incarnazione” che hanno allietato la giornata organizzando delle coreografie e dei canti per l’occasione.

Nella stessa data, ricorreva inoltre, i cinquanta anni della fondazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione dato l’inizio da Madre Carla Borgheri, per la quale in questa gioiosa occasione, 1’amministrazione comunale di Salice Salentino ha espresso di volerle intitolare una piazza.

In un periodo buio come quello che viviamo quotidianamente si é rivelato essere una parentesi di felicita e spensieratezza per tutti i presenti. I volti dei bambini pieni di gioia hanno riscaldato 1’ambiente ed inoltre, ad essere un appuntamento di convivialità é stata organizzata una raccolta fondi destinata al sostegno della popolazione ucraina.

Il bene genera bene. (Le rappresentanti della Scuola)

Un gesto che fa sorridere anche il cielo

Pubblicato il: giovedì 21 Aprile 2022

Carissimi amici,

Dopo un lungo silenzio vengo a voi per darvi notizie della comunità delle Filippine.

Nell’ultima settimana di dicembre 2021, il terribile tifone “Odett” ha devastato gran parte dell’isola di Luzon e le isole limitrofe, causando morte e distruzione. Anche se sono passati dei mesi, la disperazione e il dolore non lascia spazio ad un ritorno alla normalità.

Quando nel mese di gennaio è arrivata la proposta da parte dell’Associazione ONL “Caritas Testimonium, Servitium di aiutare la popolazione colpita, abbiamo ringraziato il Cielo, è la Provvidenza che ha bussato alle nostre porte!

Grazie al loro sostegno economico, in pochi giorni abbiamo acquistato prodotti di prima necessità: alimenti, coperte, scarpe, ecc. e prontamente impacchettato con aiuto delle nostre bambine della “God’s Smile Home” che lo hanno fatto con gioia ed entusiasmo pensando di aiutare persone in difficoltà, ancor più di loro.

A Luzon c’era Fr. Allan Borais ad aspettare l’arrivo dei pacchi che ha lavorato per sdoganarli. Per questo vogliamo ringraziarLo e per la disponibilità nel distribuire gli aiuti alle famiglie più bisognose.

Desidero ringraziare la Onlus “Caritas Testimonium, Servitium”, che ha collaborato con noi con  un pronto intervento in questa emergenza.

È stato un gesto indimenticabile che ha segnato il cuore di chi lo ha ricevuto ma anche i nostri!  Voi membri dell’ONLUS ci avete edificato: la vostra sollecitudine a sollevare le sofferenze di tante persone e dare un po’ di serenità a tante famiglie che all’improvviso hanno perso tutto, è stato una testimonianza di grande altruismo.

“Avevo fame e mi avete dato da mangiare, ero nudo e mi avete vestito”: sono queste opere di misericordia che fanno sorridere anche nostro Signore!

Grazie… Grazie mille… Grazie di cuore!

50 anni di Fondazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione: memoria, gratitudine, futuro

Pubblicato il: domenica 17 Aprile 2022

Il 25 marzo 2022 è la data in cui ricorre l’anniversario di Fondazione della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione. Era il 25 marzo del 1972, nella solennità dell’Annunciazione del Signore, quando, con le prime professioni si diede ufficialmente vita alla Congregazione.

A motivo della Pandemia, la celebrazione di questa importante ricorrenza è stata rinviata al 23 aprile 2022. Sarà ricordata solennemente con la celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Joao Braz De Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di vita apostolica, nella parrocchia dei Sacri Cuori di Gesù e Maria a Vermicino, dove la Congregazione ha mosso i primi passi.

Auguriamo buon 50° anniversario di Fondazione a tutte le SMI e un particolare augurio alle prime sorelle che festeggiano 50 anni di fedeltà al Signore: Madre Anna Piu, Madre Carmela Cataldo, Sr. Lucia D’Alessandro, Sr. Flory Pattalath, Sr. Susanna Kurusunkal, Sr. Mary Kalathara, Sr. Kochuthresia Palayil e Sr. Josephine Kuthukattu.

INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA

Pubblicato il: sabato 26 Febbraio 2022

Madre Carla “Donna del Sì”

20 febbraio 2022

Casa Madre – Vermicino

Domenica 20 febbraio 2022, nella sala sottostante alla Cappella di Casa Madre delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, a Vermicino, alla presenza di Sua Eminenza, Cardinale Marcello Semeraro è stata inaugurata la mostra fotografica “Donna del sì” dedicata a Madre Carla, per commemorare i cento anni della sua nascita e i cinquant’anni della Fondazione della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione. L’inaugurazione è stata preceduta dalla celebrazione eucaristica, celebrata da don Luis Munoz Cortes, Parroco della Parrocchia “Sacri Cuori di Gesù e Maria” di Vermicino, che ha reso grazie al Signore per il dono di Madre Carla insieme alla Comunità, nella Cappella dove riposano le spoglie mortali della fondatrice.

Il Cardinale Marcello Semeraro ha dato luogo al suggestivo taglio del nastro, per contrassegnare la transizione dall’idea della mostra al lavoro finito, per arrivare ad immergersi in modo tangibile nel vero scopo del progetto.

I primi ad entrare nel “mondo di madre Carla” allestito con innumerevoli foto e oggetti a lei appartenuti, sono stati Sua Eminenza il Cardinale Marcello Semeraro insieme a Madre Carmela Cataldo, Superiora generale e Madre Anna Piu, compagna fedele, tra le prime che hanno seguito Madre Carla, e fortemente voluto questa esposizione.

Le SMI hanno avuto l’onore di ricevere anche Mons. Marco Mellino, Segretario del Consiglio dei Cardinali e Mons. Lucio Adrian Ruiz, Segretario del Dicastero per le Comunicazioni, giunti per visitare la mostra.

Hanno fatto seguito un folto gruppo di partecipanti, in vario modo legati alla figura della Madre, al Carisma e alle sue opere.

Entrando nella mostra, è stato presentato per la prima volta l’inno dedicato a Madre Carla, momento emozionante, ricco di solennità, gratitudine e amore filiale verso una donna, che in umiltà e semplicità è riuscita a fare grandi le piccole cose.

Ad accogliere il visitatore un totem, multi sfaccettato come molte sono le sfaccettature del Carisma stesso, costruito in modo tridimensionale con foto che raccontano il Carisma delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, che rappresenta la prima tappa della mostra, cui subito dopo fanno seguito alcune foto di donne, di suore che hanno seguito il soffio del Carisma, dalle novizie alle prime suore strette intorno a Carla Borgheri, cuore pulsante di questa intuizione: farsi strumento per trasmettere l’Amore di Dio padre ai più piccoli. Questo gruppo di foto costituisce la seconda tappa che apre la strada alla manifestazione della capacità di Madre Carla di portare l’Amore di Dio fino ai confini della Terra.

Nella terza tappa questa sua capacità è ben rappresentata iconicamente da un planisfero, i cui contorni vengono delineati da fili blu, che si staglia sulla parete centrale, agli occhi dei visitatori: da Roma partono numerosi fili rossi che mettono in connessione lo sguardo del visitatore con le Missioni volute da Madre Carla, rappresentate con scatti di vita vissuta durante il suo permanere in quei luoghi di missione, luoghi di testimonianza e di incarnazione.

Di fronte all’opera di Madre Carla è rappresentata la sua vita, dalla nascita sulla terrena alla nascita al cielo, attraverso attimi della sua vita di bimba in fasce, di giovinetta in cerca del senso del suo vivere, di donna, di madre.

Tra i pannelli che illustrano la sua vita è possibile ammirare alcuni oggetti appartenuti a Madre Carla: dalle fasce nelle quali era avvolta quando era solo Cleo Borgheri, alle sue amate conchiglie, al suo crocifisso, fedele compagno di viaggio come i sandali utilizzati dalla madre per percorrere le strade delle sue missioni, fino ad arrivare alla cinepresa.

Una mostra che ha voluto mettere in luce l’opera della madre, attraverso i frutti che ancora oggi continuano a maturare, mantenendo uno sguardo costante all’umanità di questa donna, che ha sempre cercato di porsi come umile strumento nelle mani di una Volontà superiore, senza mai prendersi il merito di avere almeno docilmente detto Sì a questo progetto.

Progetto voluto da Lui, realizzato per mezzo di lei, e delle sue sorelle che continuano la sua opera, rispondendo coraggiosamente e amorevolmente ancora Sì.

La Mostra voluta dalle Suore Missionarie dell’Incarnazione, è stata realizzata dalla stretta collaborazione tra la passione di Sr. Loreda Spagnolo e la professionalità di Mirco Murgia, il contributo di Madre Anna Piu, Sr. Carmela Cataldo e di alcune sorelle.

A tutti un sentito ringraziamento da parte di tutte le sorelle della Congregazione. Si augura che questa Mostra possa essere un mezzo per far conoscere sempre più Madre Carla, un modello di vita cristiana, una vita spesa per la gloria di Dio e il bene dei fratelli.

                                                                                                                                      Redazione

Donna del Sì. Madre Carla Borgheri, Mostra fotografica

Pubblicato il: sabato 19 Febbraio 2022

Italia, Costa d’avorio, India, Albania, Filippine, Vietnam terre di missioni, luoghi di incontro dell’incarnazione dell’Amore di Dio, attraverso l’operato delle Suore Missionarie dell’Incarnazione.

Centinaia di sorrisi donati, sostegno nelle case di cura, conforto ai malati, educazione ed istruzione nelle scuole, annuncio nelle parrocchie: luoghi dove l’opera di madre Carla continua e si rinnova grazie al dono della sua vocazione, grazie allo Spirito che ha suggerito il suo Carisma, che innamora e fa sbocciare nuove vocazioni, nuove donne e uomini che incarnano l’amore di Dio.

L’Incarnazione delle SMI vede le sue origini nella vita di una donna, nella nascita di una bambina che 100 anni fa è venuta al mondo per farsi strumento del più grande Amore verso i più piccoli.

Il 17 Febbraio 1922 nasceva una bambina che ben presto manifestò la sua tenacia e la sua forza nell’affrontare le difficoltà che la vita le propose precocemente: Cleo Borgheri.

Proprio attraverso le difficoltà è avvenuto il suo incontro con Dio, suscitando in lei il desiderio della contemplazione della parola e il dono della sua vita all’altro, donando al mondo madre Carla.

È proprio attraverso il mistero dell’Incarnazione che prende forma il suo progetto d’amore, ricevuto da Dio, da condividere con le persone che aveva accanto.

Allo stesso modo il progetto di questa mostra nasce dal desiderio di condividere l’amore e gli insegnamenti ricevuti da madre Carla, attraverso attimi di vita vissuta, condivisa nelle comunità, case di accoglienza da lei aperte, condivise con innumerevoli missioni realizzate per portare ai confini del mondo l’amore di Dio per le sue creature.

Queste foto raccontano la vita di una donna che ha saputo nutrirsi della Parola del Padre e trasformarsi in strumento umile e disponibile per consegnare l’amore ricevuto a chi ancora non l’ha conosciuto.

Con lo stesso desiderio le SMI hanno desiderato questa mostra per far conoscere una donna che ha messo in moto un continuo inesauribile circolo d’amore ricevuto, che si trasforma in amore incarnato, che dona senza sosta al prossimo.

È in questo modo che l’opera di madre Carla giunge fino a noi, e oltre noi continuerà, in quel movimento virtuoso di amore ricevuto che si trasforma in amore donato

Questa mostra si pone al servizio di quell’opera grandiosa e misteriosa che ha guidato l’operato di madre Carla, nella realizzazione delle innumerevoli opere di misericordia e provvidenza, che oggi si rinnovano grazie a quel Sì che con generosità hanno detto le SMI insieme alla loro madre fondatrice.

Questa istallazione nasce dall’idea di chi l’ha fortemente desiderata, dalle mani di chi l’ha progettata, dalle professionalità di chi ha contribuito alla realizzazione di questo progetto, grazie alle opere di carità provvidenza che hanno permesso la sua realizzazione.

                                                                                                                                                                  Elisabetta Valeri

Visita virtuale alla mostra fotografica ” Donna del Sì”. Madre Carla Borgheri

Virtual visit to the photographic exhibition of Mother Carla Borgheri, “Donna del sì”.

Madre Carla – Una Perla di Dio

Pubblicato il: giovedì 17 Febbraio 2022

Abbiamo conosciuto le Suore Missionarie dell’Incarnazione nel 2008, quando sono venute nella nostra parrocchia dello Spirito Santo di Su Planu (CA) in occasione della Missione cittadina.

È nata subito un’amicizia tra loro, noi ed anche don Salvatore Scalas. In questi anni l’amicizia è cresciuta pian piano. Il grande desiderio di don Salvatore era che loro facessero sempre parte della nostra comunità.

Dopo la sua morte, questo desiderio si è avverato e dall’ottobre 2018 due suore sono presenti nella nostra comunità. È un grande dono!

Le suore sono molto gentili, sempre sorridenti ed è piacevole collaborare con loro nelle varie attività parrocchiali come la catechesi, il gruppo Caritas, l’oratorio e il coro.

Un giorno ci hanno regalato il libro sulla vita di Madre Carla e con curiosità abbiamo iniziato a leggerlo e in questo ultimo anno abbiamo conosciuto alcune suore che hanno vissuto con Madre Carla e ci hanno trasmesso l’esperienza diretta che hanno vissuto con lei e raccontando la testimonianza di fede nella vita e nella sua quotidianità.

Questi giorni, sfogliando la biografia di Madre Carla sono rimasta attratta dal suo motto: “contemplazione e azione; allo stesso tempo, una donna pienamente appassionata dell’uomo”.

Nella sua esistenza terrena, Madre Carla era molto umile, laboriosa, faceva grandi sacrifici, nonostante fosse la fondatrice. Aveva una grande sensibilità verso gli ammalati, gli anziani, i bisognosi.

In occasione del centesimo anniversario della nascita di Madre Carla ci siamo soffermati sui suoi libri e ci ha colpito come amasse le missioni. “Come un sasso gettato in acqua spande la forza d’urto in cerchi concentrici sempre più distanti, così l’amore da voi vissuto nella quotidianità possa spandersi in cerchi sempre più vasti, fino a raggiungere i fratelli lontani”. L’amore di Dio e questo forte spirito missionario spinsero Madre Carla ad andare in terre lontane per fondare nuove missioni in Italia, in India, Costa d’Avorio, Albania, Filippine e Vietnam. Essendo una donna che amava non solo scoprire nuove culture, ma anche immergersi dentro di esse, per lei era importante conoscere la lingua dello stato dove si svolge la missione per poter entrare in relazione col popolo locale e testimoniare meglio Gesù.

Le sorelle della missione nella nostra comunità, inoltre, ci hanno anche raccontato com’era Madre Carla nella sua vita quotidiana. Ci hanno raccontato che era amante della natura e quando usciva in giardino guardava con ammirazione ogni cosa: dal semplice filo d’erba ad un albero fiorito. Diceva: “Tutto è opera di Dio. Contemplando la natura, attraverso il creato si arriva al Creatore”; amava anche gli animali e aveva un cagnolino, chiamato Nerone, che portava sempre con sé.

Le sorelle della nostra comunità ci hanno anche raccontato della loro quotidianità con Madre Carla, di come trascorreva le giornate sempre con loro e parlando con l’amore di una mamma e trasmettendo i suoi insegnamenti ed i suoi pensieri. Amava fare delle gite tutti insieme con le consorelle, al mare, come in campagna. Era una donna di grande preghiera e grazie ai suoi grandi stimoli culturali desiderava che le figlie delle sue missioni dessero molta importanza anche ai più moderni mezzi di comunicazione, che riteneva utili per divulgare la parola di Dio.

Madre Carla viaggiava molto per portare la lieta notizia, andava nelle missioni fino all’anno prima di morire, il 20 Settembre 2006. Nonostante fosse rimasta invalida, a seguito di una caduta mentre era in Africa, dal letto di dolore continuava a desiderare di raggiungere i confini della Terra. Diceva: “Ora non posso. Sarete voi a farlo anche per me.”

Le sue ultime parole furono: “Vivete nella carità e nell’umiltà verso tutti. Siate portatrici e testimoni dell’amore di Dio”.

La vita vissuta da Madre Carla, la sua semplicità, umiltà, disponibilità al servizio, il desiderio di conoscere cose nuove e soprattutto il suo sorriso li vediamo in tutte le suore che abbiamo conosciuto nella nostra comunità.

Noi siamo grati al Signore per averci dato l’opportunità di conoscere Madre Carla, la sua essenza e il suo spirito missionario, che ci vengono trasmessi ogni giorno dalle sue figlie presenti nella nostra comunità.

Famiglia Siragusa

Ricorrenza del centenario della nascita di Madre Carla

Pubblicato il: giovedì 17 Febbraio 2022

Il 17 febbraio 2022 è una data memorabile per la nostra Congregazione, perché ricordiamo il Centenario della nascita di Madre Carla Borgheri, fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione e dei Padri Missionari dell’Incarnazione.

Ripercorrendo le tappe della vita di Madre Carla ci si inoltra in un percorso difficile irto di ostacoli, poiché ella, nonostante le sofferenze e la malattia, ha saputo remare la “barca della sua vita” mantenendo ritta la rotta e andare lontano. Una volta conquistata dall’amore di Dio e dalla Sua misericordia, Madre Carla si è lasciata guidare in piena docilità e disponibilità da tutto ciò che lo Spirito Santo le suggeriva, come la Vergine di Nazareth, consegnando con fiducia il suo “Sì” al Padre.

La fondazione della Famiglia religiosa delle Suore Missionarie dell’Incarnazione (1961) e dei Padri Missionari dell’Incarnazione (1994) sono frutto del suo “Sì” alla volontà di Dio. L’unico obiettivo della sua vita era quello di fare la volontà divina. La mano del Signore e la Sua provvidenza hanno sempre guidato i suoi passi.

Madre Carla ha sempre prediletto i piccoli, i poveri e gli ultimi, a imitazione di Gesù Verbo Incarnato, che non è venuto per essere servito, ma per servire. La carità ha occupato il primo posto nella sua vita. La passione per Dio e per l’uomo è stato il motore che ha spinto ogni sua iniziativa.  E’ stata una grande Missionaria, portatrice e annunciatrice dell’amore, in lei ardeva la sete di far conoscere il mistero del Verbo fatto carne al mondo intero.

Tutti i suoi viaggi missionari, a volte fatti nel disagio e precarietà, li viveva con serenità e gioia interiore che trasparivano nel suo indimenticabile sorriso.

Oggi noi sue Figlie e Figli siamo eredi di tutta la ricchezza spirituale che lei ci ha lasciato ed è per questo che sentiamo la responsabilità e la gioia di farla conoscere e condividerla con tutta l’umanità.

Il 19 Febbraio celebreremo una Santa Messa nella Cattedrale di Frascati alle ore 19,00 presieduta da sua Eccellenza Mons. Raffaello Martinelli, per esprimere la nostra gratitudine al Signore per il dono della vita di Madre Carla.

“Avere fede non significa non avere momenti difficili,

ma avere la forza di affrontarli sapendo che non si è soli.”

      ( Papa Francesco)

                                                                                                                              Sr. Assumpta Ezhumuri SMI