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Papa Francesco: “Una Chiesa senza la carità non esiste”

Pubblicato il: giovedì 3 Novembre 2022

Vorremmo condividere con voi un’esperienza che facciamo con i poveri collaborando con Caritas Diocesana di Frascati. Da quasi cinque anni, prestiamo il nostro servizio presso questa realtà, nella quale si sono incontrate e conosciute diverse persone che prestano il loro servizio come volontari. In questo luogo, ogni ospite porta con sé la sua storia personale, piena di grandi sofferenze, e abbandona quella che fino a quel momento è stata la sua patria, senza sapere dove va. Le persone che ospitiamo arrivano qui con delle barche che rappresentano per loro la speranza di avere un futuro migliore e in un certo senso un’ancora di salvezza per la loro vita. C’è chi arriva malato, chi senza soldi, chi con problemi familiari e/o matrimoniali ecc…

La vita di queste persone è stata segnata da tantissime ferite ma, la maggior parte di loro, sono ancora sorridenti, e desiderosi di costruire un futuro migliore. Tra le tante storie che abbiamo ascoltato desideriamo raccontarvene una in particolare. Un giorno abbiamo conosciuto una persona, di origini rumena, molto amorevole e rispettosa di circa settant’anni. Questo uomo ha vissuto per circa due anni, la sua vita, notte e giorno sotto una tenda, senza elemosinare niente ma affidandosi unicamente alla provvidenza di Dio. Noi, conoscendolo giorno dopo giorno, abbiamo notato come, nonostante le numerose difficoltà di ogni giorno, non si è mai allontanato da Dio perché è un uomo pieno di fede. Prima di arrivare in questa città, è stato un instancabile lavoratore, infatti, ha lavorato per 23 anni in diverse città italiane. Dopo essersi ammalato è diventato povero ed in fine si è ritrovato a vivere per strada come un povero. Lui ha due figli in Inghilterra ma non ha nessun contatto con loro. La moglie è morta, adesso siamo noi le sue uniche compagne di vita. In questo nostro servizio di apostolato incontriamo tantissime persone di ogni lingua e nazione che come sottolinea sempre il papa Francesco: “sono le persone che fugano le guerre e le sue sequele”. Ogni persona che incontriamo ha le sue esigenze e le sue caratteristiche culturali come ad esempio: le abitudini, la religione e le proprie opinioni. Nel nostro servizio accettare l’altro così com’è e senza giudicarlo e un segno di grande AMORE.

Non vorremmo usare la parola “poveri” perché in realtà non sono poveri ma sono persone che per diversi motivi sono diventate povere. La loro condizione attuale è quella di estrema povertà. Come viene raccontato nel vangelo “Gesù ci invita a camminare e a vivere con i poveri, per essere poveri come loro.

Tutte le persone presenti in questo centro, appena arriviamo, ci accolgono e e ci salutano con tanta gioia. Alcune, addirittura, ci chiamando per nome. Ormai siamo diventati grandi amici. Per tutto quello che ho appena raccontato ringraziamo Dio e  la Comunità per averci fatto questo regalo e per averci dato questa possibilità di gettare questo seme in mezzo ai poveri e “portare il suo amore” con il nostro servizio.

“La Caritas è la carezza della Chiesa al suo popolo; la carezza della Madre Chiesa ai suoi figli; la tenerezza, la vicinanza. La ricerca della verità e lo studio della verità cattolica sono altre dimensioni importanti della Chiesa, se la facciano i teologi… Poi si trasforma in catechesi e in esegesi. La Caritas è l’amore nella Madre Chiesa, che si avvicina, accarezza, ama”.

Vocation Expo

Pubblicato il: mercoledì 2 Novembre 2022

We, the SMI and PMI, had an opportunity to participate in the ‘Vocation Expo’ conducted in the Holy Family Church, Perumpilly in the diocese of Verapoli on 23 October. By the hard work and mutual help of our sisters and PMI brothers, we could make the stall that has been assigned to us more colourful and attractive.

The historical photos of our Congregation, specially that of Mother Carla, were used in the “expo” in a meaningfully way.  There were many photos that reveal our charism and mission. Inspiring quotes of Mother Carla were beautifully presented in many charts.  As the highlight of the event the video about the life of Mother Carla, which tells the story of our Congregation, was shown.  Thirteen religious congregations participated in this ‘Vocation Expo’.  Catechism students, teachers and parents from the parish and from neighbouring parishes had a beautiful experience in this event.  We are happy that some parents and students have shown interest to know about the charism and mission of our Congregation. It was a blessed occasion to share the joy of being a missionary of Incarnation.

La comunità di Salice in festa per Madre Carla Borgheri

Pubblicato il: mercoledì 2 Novembre 2022

Un giorno di festa, domenica 2 ottobre scorso, per la comunità cittadina di Salice Salentino, in particolare per quanti hanno avuto la possibilità di conoscere e apprezzare, quand’era in vita, la vocazione e le virtù di Madre Carla Borgheri, fondatrice delle Suore e dei Padri Missionari dell’Incarnazione. E’ lei, infatti, che nel lontano 1985, ottenne dall’allora Arcivescovo della Diocesi di Brindisi-Ostuni, S.E. Mons. Settimio Todisco, che una comunità di Suore si insediasse sul territorio salicese e, da quel momento, esse rappresentano una risorsa preziosa per l’intera collettività che a loro affida l’opera educativa dei piccoli nella Scuola dell’infanzia da loro gestita e quella catechetica dei ragazzi più grandi. Madre Carla ha visitato più volte la Comunità salicese a cui era molto legata ed essa, domenica scorsa, ha voluto renderle omaggio con una presenza commossa e numerosa alle celebrazioni per la ricorrenza del centenario della nascita della loro madre fondatrice. Era un grande desiderio quello di poter consegnare alla storia salicese e non solo, la vita, la spiritualità, la testimonianza di Madre Carla.  Così, in piena sintonia ed unità di obiettivi la comunità delle Suore Missionarie, guidate dall’attuale Madre Generale, dalle instancabili Suor Loreda Spagnolo e Suor Jessy Chennatara, ha sollecitato l’attenzione del Parroco della Chiesa Madre di Salice, don Massimo Alemanno, dove le Suore operano e dell’Amministrazione Comunale che, sin da subito, hanno accolto le istanze e le hanno portate a termine.

Domenica sera, alla presenza del Sindaco Cosimo Leuzzi e della sua Giunta, delle Autorità civili, militari e religiose, di tanti fedeli è stata inaugurata una targa “Largo Madre Borgheri” che denominerà il Largo Calvario, sito in Via XX Settembre. La preghiera di benedizione è stata officiata dall’Arcivescovo Di Brindisi-Ostuni, S.E. Mons. Domenico Caliandro. Tanta commozione e soddisfazione trasparivano dagli sguardi lucidi delle Suore, giunte anche da fuori per l’occasione e di tutti i presenti. Un sogno divenuto realtà.

Il clima di gioia e di festa è proseguito in Piazza Plebiscito, dove è stato presentato lo spettacolo: “Vi raccontiamo Madre Carla”, un mix di canti, poesie, coreografie e testimonianze che hanno visto protagonisti bambini, ragazzi, giovani e adulti delle diverse realtà ecclesiali e associative. Una bella occasione per fare tesoro e rendere sempre vivi e attuali gli insegnamenti di Madre Carla Borgheri, amante del Signore, della vita, della gioia, del servizio, della fraternità.

Questa sera, Madre Carla, ci ha fatto un dono, ci ha fatto sperimentare la bellezza dell’essere comunità e noi dobbiamo esserne fieri. Lei diceva sempre: devo accostarmi all’altro come un dono. Una bella lezione per noi e un forte incoraggiamento ad avere cura delle relazioni, accogliendo e accettando le diversità, nella certezza che le celebrazioni passano, ma la memoria, la testimonianza restano scolpiti nel cuore di tutti noi che non esiteremo a  seguire i passi di Madre Carla nel cammino verso la santità”, così don Massimo Alemanno salutava e ringraziava tutti gli intervenuti.

                                                                                                                                                                   Coralba Rosato

Intitolazione del Largo Calvario a Madre Carla Borgheri

Entrata in Postulato di quattro giovani africane

Pubblicato il: mercoledì 2 Novembre 2022

È con queste parole del profeta Geremia che noi, membri della comunità formativa di Bingerville, vogliamo esprimere la nostra gratitudine al Signore in questo giorno, per l’ingresso nel postulato di quattro ragazze, provenienti da tre parti dell’Africa (Costa d’Avorio, Burkina Faso e Repubblica Democratica del Congo) e rispondere alla sua chiamata nella nostra Congregazione. Che meraviglia! Che gioia!

Così Dio ci rivela di essere la fonte di tutte le vocazioni e che, anche in questa cosiddetta era globalizzata e consumistica, continua a seminare nel cuore dei giovani il desiderio di donare la propria vita totalmente a Lui, per il Suo Regno e il bene dell’umanità.

Rendiamolo grazie e preghiamo per queste giovani affinché il Signore le inondi delle Sue benedizioni e grazie per il resto del loro cammino.

Dio chiama anche altri giovani nella sua vigna, siete pronti a rispondergli “Eccomi” come Maria?

Un giorno significativo per ricordare Madre Carla

Pubblicato il: mercoledì 26 Ottobre 2022

Domenica 23 settembre, giornata mondiale missionaria – quale giornata migliore per ricordare Madre Carla nel centenario della sua nascita. Fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, sua splendida famiglia dove ti senti sempre accolto, in qualsiasi momento, e abbracciato da caldi sorrisi.

La celebrazione di domenica è stata molto semplice, ma nella sua semplicità, molto emozionante. L’adorazione con un canto asiatico, dopo la consacrazione è stato di sicuro il momento più toccante. Le Suore Missionarie dell’Incarnazione vivono il loro spirito missionario già dalle persone che incontrano giornalmente lungo il loro cammino. Personalmente ringrazio il Signore per averle incontrate e prego perché dia sempre loro una grande forza e un grande sorriso per vivere appieno la “MISSIONARIETÀ”

                                                                                                                                                                         Barbara Gori

Madre Carla, una Missionaria dei nostri tempi

Pubblicato il: domenica 23 Ottobre 2022

Oggi Giornata missionaria mondiale, è stata una bellissima Eucarestia celebrata a Capocroce, in cui abbiamo ricordato l’importanza della Missione di cui le Suore dell’Incarnazione sono testimoni! La loro esperienza di carità, semplicità e di fede ha riscaldato i nostri Cuori. I giovani dell’Oratorio sono rimasti molto colpiti dalla loro testimonianza e dal ricordo di Madre Carla Borgheri, loro fondatrice che oggi abbiamo commemorato 100 anni dalla sua nascita.
Grazie per tutto quello che fate per la nostra comunità e per tutti noi!
Che Dio vi benedica!
I giovani dell’Oratorio di Capocroce

SALICE RICORDA MADRE CARLA

Pubblicato il: giovedì 6 Ottobre 2022

Un cammino verso la santità

Il momento tanto atteso è stato fortemente vissuto: l’intitolazione della piazza a Madre Carla rappresenta sia il punto di arrivo di una Comunità riconoscente, che ha organizzato con devozione l’intero evento, nonché un ulteriore passo verso un processo di beatificazione e canonizzazione cui guardano con fede e speranza tutti coloro che l’hanno conosciuta. Un cammino irto e difficile, come la strada del Calvario, cui era dedicata la piazza che ora, per la toponomastica, è divenuta Largo Madre Carla Borgheri. Ed è al Calvario, quale luogo che, nell’umana memoria, rappresenta il dolore e la sofferenza patiti dal Dio fatto uomo, a cui ha sempre guardato Madre Carla, tanto da farle scrivere: “Cosa importa se la strada per giungere alla Resurrezione è il Calvario. Anche Esso può divenire dolce se lo saliamo insieme a Gesù”. Per Crucem ad Lucem, come ha recentemente ricordato il Papa emerito, Benedetto XVI, in un suo libro sulla Pasqua. E nella serata di domenica 2 ottobre 2022, l’intera comunità di Salice ha voluto illuminare il ricordo di Madre Carla con musiche, poesie, testimonianze…, e ciò con la testimonianza di chi ha fatto della sua vita un cammino verso la santità.

                                                                                                                                                              Anna Maria P.

MARIA, UNA FOLATA D’ARIA FRESCA SUL DESTINO DEL MONDO

Pubblicato il: venerdì 19 Agosto 2022

“Girovaghi” per quattro giorni

Non siamo stati in processione dietro una statua, più o meno bella, più o meno grande.

Dopo due anni, siamo ri-tornati nelle strade, in spiaggia, in riva al mare, accompagnati dall’eterno movimento delle sue onde che sostenevano il nostro procedere.

Siamo ri-tornati con e tra la gente per narrare la grazia femminile e materna di Maria, Madre di Dio e dell’Umanità.

L’interruzione forzata del procedere nella nostra amata Torvaianica non ha significato la sospensione della relazione tra Lei, Madre sempre presente, la comunità cristiana e anche quella civile che si è sempre informata sulla possibilità di partecipare alla processione.

Impossibile interrompere un Amore e se non hai il coraggio di manifestarlo, con garbo e senza ostentazioni, forse, quell’Amore non lo meriti.

Siamo ri-tornati per ri-dire, girovagando, che Maria è Donna e Madre che ha deciso di schierarsi. Maria non è Donna e Madre neutrale, sceglie gli “Anawim”, i poveri del Signore. Si arruola dalla parte dei vinti, con squisito Amore e in totale Fedeltà al suo Dio e all’Umanità.

Maria è Betlemme, perché è ‘casa del pane di Dio’ per l’intera umanità, e il profumo del pane non si può nascondere.

Siamo ri-tornati perché Maria, fragranza di Dio, potesse spargersi in tutto il paese e tutti potessero riempirsi della sua inebriante, eterna presenza.

Siamo ri-tornati per pregare per tutti, per affidare tutti, credenti e non credenti, piccoli, giovani, adulti, anziani, sani e ammalati, indifferenti, presenti in strada, abbarbicati sui balconi,  chiusi in macchina o che hanno affollato, come ogni anno da sessant’anni, i chilometri percorsi sul bagnasciuga, attendendo il passaggio di Maria Donna e Madre di tutta l’umanità, che sia in pace o in guerra.

Maria, l’esempio della più bella “dilatazione cardiaca” che possa raggiungere la donna e l’uomo che amano Dio e i suoi figli.

Maria, “l’eccedenza amorosa” di Dio per la sua creatura.

In “scena” è ri-tornato tutto questo: ‘una folata d’aria fresca sul destino del mondo’, che parte da un piccolo paese e da una piccola, claudicante comunità, che trova ancora il coraggio di sognare Dio attraverso la contemplazione di Maria, Donna e Madre di tutti.

Allora ri-tornare può combaciare con ri-trovarsi a “Camminare Insieme”, con Lei, tra noi per avvertire il soffio d’aria fresca che raggiunge la pochezza di ciascuno. Il Suo soffio che ti fa intuire che sei “Insieme” agli altri e che il tuo cammino è sostenuto, condiviso e amato dalla tua comunità, fino a sentirti meno claudicante, meno solo.

Grazie a te Maria, Madre nostra, che hai scelto di stare stretta a noi in questo “girovagare”, palese metafora della nostra vita.

Fabrizio, diacono

 

MISSIONARIE DELL’INCARNAZIONE: MENO MALE CHE CI SONO

Pubblicato il: domenica 31 Luglio 2022

Le suore Missionarie dell’Incarnazione sono state fondate nel 1972 da Madre Carla Borgheri, a Vermicino, vicino Roma.

Il loro ministero, evidenziato dal titolo di appartenenza alla congregazione, è quello di una vita nutrita di spirito caritativo e apostolico, pertanto sono portatrici e testimoni dell’infinito amore di Dio per l’uomo.

Nella diocesi di Brindisi-Ostuni hanno fatto la loro provvidenziale comparsa, per volere dell’Arcivescovo, Mons. Settimio Todisco, nel 1992.

Col suo carisma di grande uomo di fede, Mons. Todisco aveva capito che i cittadini di Brindisi, in un periodo storico particolare, avevano bisogno di sperimentare la “carità” nel senso lato del termine, quella “carità” che si contraddistingue con l’amore, perché tutti noi esistiamo e siamo stati creati con un atto d’amore e proprio l’amore è in grado di far crescere ogni positiva virtù che, tra le altre qualità, indica nella misericordia divina il centro di tutto il genere umano.

A Brindisi, l’Arcivescovo Todisco, con lungimiranza e consumato intuito, suggerito dallo Spirito Santo, decise che le Suore Missionarie dell’incarnazione avessero dovuto trovare la loro visibile e lodevole attività di preghiera, prevalentemente presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli, decretata poi “Santuario” il 20 dicembre 1999.

Gli anni Novanta del trascorso secolo sono stati storicamente difficili, per vari motivi (sociali, lavorativi, occupazionali, politici, scolastici, ecc); nelle intenzioni di Mons. Todisco, le Missionarie dell’Incarnazione, in un momento cruciale, venivano chiamate e impegnate, per fare trovare una risposta alle sfide e alle urgenze che la nostra Città presentava, similmente a quelle di tutti gli altri Centri italiani.

Le disciplinate e serene suore, col loro esempio di vita dedicata alla “Adorazione” e alla preghiera, potevano e dovevano incarnare nella quotidianità la Buona Novella evangelica della “Parola fatta carne”.

E tutte le numerose suore che si sono avvicendate, nessuna esclusa, hanno sempre dato il meglio di se stesse.

Mai una supponenza, mai una delusione ai fedeli, ma sempre atti di generosità, di abnegazione e di continua preghiera.

Certo, in quella che fu la casa di San Lorenzo, non era possibile che accadesse diversamente.

Il nostro più illustre concittadino, anch’egli missionario, considerando Brindisi quale sua terra privilegiata di missione, ha girato lì Europa, diffondendo, anch’egli in tempi difficili, poiché gravidi di eresie, la verità evangelica e mariana, con umile spirito francescano.

Ed oggi è motivo di lieta sorpresa, per la comunità ecclesiale (e non solo) della nostra Città che il “Santuario degli Angeli” conservi, anche ai nostri giorni, l’Adorazione Eucaristica Permanente, grazie alle “suorine” Missionarie dell’Incarnazione.

Sicuramente, San Lorenzo si sarà impegnato a pregare e disporre, dal cielo, tale impagabile provvidenza.

Or sono trent’anni da quando le suore, ben inserite nella Comunità brindisina e operanti nelle varie chiese della Diocesi di Brindisi-Ostuni, nelle encomiabili e reverendissime persone di Mons. Settimio Todisco, di Mons. Rocco Talucci e di Mons. Domenico Caliandro, nella sua attuale persistenza alla guida della “Chiesa” di Brindisi-Ostuni, prestano proficuamente lo loro insostituibile opera.

A loro vada il sincero e grato ringraziamento dei fedeli brindisini, con un augurio: ad multos, multos annos, per la loro instancabile, diuturna “Adorazione” e preghiera di cui la città di Brindisi ne ha effettiva necessità e grande bisogno.

Antonio Caputo. Socio fondatore dell’associazione. S.Lorenzo  da Brindisi.

Galleria fotografica Brindisi

The nature has music for those who listen while traveling

Pubblicato il: mercoledì 20 Luglio 2022

The music starts with the beauty of nature, which gives us a glow to our eyes with those greenery and those pure waters flowing in the rock. We are blessed to experience such a nature around us, which gives us that relief and calmness in our life. So, here my Journey Starts. A journey filled with peace and happiness. Walking through those rocks with ups and downs, followed with those little streams flowing and those rivers which looks beautiful from the far. As we continued our journey, we got into dense forest with those bird’s chirps welcoming us and experiencing fresh air. We were thirsty and we drank the fresh water which was flowing in those streams. The experience through the dense forest was mesmerizing. It gave me a feeling which I have never experienced before. This music took me through this beautiful journey and was soothing to my ears..

Traveling, it’s like an adventurous word that inspires me, and makes me feel restless. It’s like a disorder which requires no medicine as it itself is a medicine to many diseases. It brings us good vibes. This tune reminds me of the feeling of nature. It is a way a person can get over stress. It is a way to forget about unwanted thought’s.  It helps to take big decisions. It gives relaxation.

Traveling is just a way to explore nature. Nature for me is the beauty of earth. Nature can do good or bad. When we explore nature, we get that feel of relaxation and happiness. It brings out our real happiness without money, it is not fake. The beauty of nature always mesmerizes us. This stunning beauty of nature cannot be created in artificial way.

When we travel we get to see many new places. We meet new people and learn about many cultures. Learning new things every day makes our minds gain more knowledge. Hence, traveling can also be a way of gaining knowledge.

Nature, this word makes everyone to think and imagine about mountains, beaches, trees, waterfalls, etc. There is no end to nature. Nature is that beautiful, some are beyond our finding’s. They are the hidden beauties of nature. To find these beauties a man should go through a lot of struggles but looking at the beauty, the man can forget all the troubles that he had undergone.

In this world there are so many people who love traveling. For many traveling could be a way to relax from their work. For some it could be a vacation or holiday. For some people traveling could be passion, inspiration and a way to live. These people are the one who a strong and want to keep exploring the hidden beauty of nature.

This tune reminds me of hiking which is a way of climbing hills or mountain’s. In hiking, a person climbs up a mountain in thousands of way. As we just can’t follow one way or step to climb. There are so many different ways which different people are comfortable to climb. This, shows the different personalities or variations in humans. After a lot of struggle we find out our real happiness when we reach our destination.

We get to see many varieties of species and gets to taste various food items and vegetables. We get to see many different lifestyles of people in different places. Traveling creates experiences and memories which can be cherished for a lifetime.

Nature teaches us many things. It is a natural teacher. It is natural beauty. It cannot be created artificially. Even if created can never replace the beauty of real nature. As in this world nothing can replace the beauty of nature.

We get life lessons as nature teaches us about life. When we travel, we walk in ups and downs but at the end when we reach the peak or our destination we get great joy. But after some time, we attract attention to another place and that starts another journey. In the same way, a person who is living will work hard to achieve his goal but even after achieving a goal we get reminded of another goal. This is life and cannot be changed. Hence in this way travelling teaches us about life and it’s value.

Every failure will be a step to success. When we are travelling, and we get hurt, we treat it and move forward , in the same way we lead our life by taking our failures as a step for success. Every failure will bring us unforgettable victory.

To get victory we need to do a lot of sacrifices, these sacrifices makes us strong and our victory very special.

                                                                                                                                                               Leema Viana J.