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UNIAMOCI TUTTI PER RINGRAZIARE DIO DEL DONO DI BENEDETTO XVI

Pubblicato il: martedì 3 Gennaio 2023

​”Chi crede, non è mai solo: non lo è nella vita e neanche nella morte”. Con queste sue parole e con grande cordoglio, preghiamo per Papa Benedetto XVI che ora siede alla destra del Padre. A lui e per lui la preghiera che continui ad accompagnare il mondo, la chiesa e i fedeli nel loro cammino.

Auguri di un felice anno nuovo

Pubblicato il: lunedì 2 Gennaio 2023

L’anno che verrà…
l’anno che se ne va… due attimi che intersecano per tracciare il nuovo percorso di ciascuna di noi.
A te, Dio Padre, chiediamo di essere lampada ai nostri passi e luce sul nostro cammino,
affinché quello nuovo sia un anno in cui l’unico fuoco ad ardere
sia quello dell’amore
e l’unica esplosione sia quella della pace. Fà, o Signore,
che in tutto il mondo riecheggi la speranza.

 

MADRE CARLA BORGHERI- PASSI VERSO LA SANTITÀ

Pubblicato il: mercoledì 28 Dicembre 2022

“Non eviteremo di seguire i passi di Madre Carla verso la santità”.

Così don Massimo Alemanno, parroco della Chiesa Madre di Salice Salentino, concludeva la cerimonia in occasione dell’intitolazione di largo Calvario a Madre Carla Borgheri (Salice Salentino, 03 ottobre 2022).

Ben presto la nostra comunità viene chiamata ad adempiere a quella promessa con l’invito per tutti a partecipare all’apertura del processo di beatificazione e canonizzazione dell’amata Madre Carla, nella Cattedrale di S. Pietro in Frascati, l’11 dicembre 2022.

L’invito è stato accolto con viva gioia e così una piccola rappresentanza della comunità parrocchiale si è messa in viaggio verso Frascati per accogliere questo grande dono.

La cattedrale è gremita di gente, che in raccoglimento recita i vespri e a seguire S.E. Raffaello Martinelli, vescovo della diocesi di Frascati, dà lettura del decreto di introduzione della causa di beatificazione e canonizzazione della Madre, del nulla osta della Santa Sede, della nomina del Tribunale composto da un suo delegato, da un promotore di giustizia, dal Notaio e dai postulatori, e con essi presta giuramento e avvia il processo.

Il clima di preghiera è cominciato già dalle prime ore del mattino di domenica 11 dicembre, la terza di Avvento, la Domenica della Gioia, noi, ospiti accolti con amore fraterno, con tutte le attenzioni possibili e con gioia incontenibile dalle SMI di Frascati e Vermicino.

Nella loro piccola chiesetta “Cappella Casa Madre”, dove riposa Madre Carla, abbiamo reso lode al Signore con la Celebrazione Eucaristica  presieduta da don Massimo Alemanno che ci ha donato un pensiero sul motto di Madre Carla: “la santità è il perché della nostra vita”. La santità a cui si riferisce Madre Carla, spiega don Massimo, non è certo l’essere beatificati e canonizzati quando si passa a miglior vita, ma è l’essere santi nella vita quotidiana, lì dove il Signore ha deciso di collocarci, coltivando unicamente l’amore per l’Altro e per l’altro, esattamente come ha fatto in vita Madre Carla che non si è risparmiata fino al suo ultimo giorno per evangelizzare, pregare e curare il prossimo, continua poi, riportando l’esempio vivo delle SMI del Sacro Cuore di Salice ringraziandole per la preghiera e le numerose attività che svolgono al servizio della nostra comunità, elogiando in particolare l’adorazione continua al Santissimo perché l’Eucarestia è il prolungamento dell’Incarnazione oggi.

Per conoscere ancora meglio Madre Carla è stato molto interessante visitare la singolare mostra fotografica che racchiude e documenta tutta la sua vita.

Scrive don Massimo nel diario visitatori:

“Un dono bello alla Chiesa e alla società, un dono d’Amore per la vita bella e buona del Vangelo fatto carne per noi e attraverso di noi, un dono di vita piena perché solo attraverso la carne si accoglie il dono dell’Altro e dell’altro, un dono di gioia perché solo nelle piccole cose si sperimenta la lode: Ti benedico o Padre!” 

Suggestivi i luoghi di Madre Carla, dove pregava, dove riposava e lavorava e un piccolo ma vero e proprio museo con tutti gli oggetti svariati e inimmaginabili di sua proprietà che le sono stati donati o che ha acquistato lei stessa durante le numerose missioni in India, Albania, Vietnam, Filippine.

Lodevole l’impegno delle SMI che hanno saputo custodire e valorizzare il tutto.

A conclusione della giornata interamente dedicata a Madre Carla, non potevano mancare i festeggiamenti per questo passo importante verso la sua santità con una bella festa con musica, balli e buon cibo.

Un grazie a tutte le SMI che ci hanno fatto respirare l’aria della Chiesa primitiva dove si metteva tutto in comune, si condividevano i beni e il Bene grande che è Gesù, grazie per la testimonianza di sorelle innamorate della semplicità, per noi una bella sosta nel cammino d’Avvento che ci ha aiutato a preparare un cuore capace di accogliere il Signore.

Grazie per ogni gesto e attenzione.

Promettiamo ancora: “Non eviteremo di seguire i passi di Madre Carla verso la santità”.

La Comunità Parrocchiale della Chiesa Madre di Salice Salentino.

BUON NATALE 2022

Pubblicato il: sabato 24 Dicembre 2022

Carissimi lettori,

Il Natale di nostro Signore è finalmente arrivato. Tutti buoni, misericordiosi, fratelli nell’amore e nella fede. Addobbi, decorazioni, regali, pranzi e cene con familiari ed amici.

Bambini felici di ricevere i doni sotto l’albero, con i genitori ed i nonni malinconici nel ricordo della loro infanzia. Certo dobbiamo augurarci tutto questo, occorre godere dei piccoli momenti di felicità che la vita sa regalare. Ma occorre anche fermarsi un momento, lasciare fuori la frenesia ricorrente in tutti i periodi di festa, riflettendo sul comune destino.

Siamo tutti fratelli su una piccola Arca di Noè fluttuante nell’immensità dello spazio siderale, il viaggio di ognuno di noi è strettamente intrecciato con quello di qualsiasi altro essere vivente su questo piccolo pianeta, per il momento ancora blu.

Che il Natale illumini i cuori e le menti, faccia comprendere che solo se prevarranno gli uomini di buona volontà la Luce potrà trovare un pertugio ed incunearsi in un mondo avvolto dalle tenebre, prevalendo su coloro “ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio” (2 Corinzi 4,4).

Buon Natale a tutti.

Leaving the footprints…

Pubblicato il: sabato 24 Dicembre 2022

Everyone in this world wants to live their life until they die, but very few wants to live their life even after their death. They leave legacy behind them to inspire others to follow them. We must leave our footprints in the same way that Jesus, our master, lived a life and left a trail of evidence for us to follow. We should do simple things in the best way possible rather than always doing the most amazing things to be remembered. Mother Carla lived her life in this manner. She remained a pillar of the family from the start despite the difficulties she encountered. She offered unrestricted assistance and has done whatever it takes to provide for and protect her family. She was a source of comfort and support. She worked hard to ensure that her family is taken care of financially and emotionally.

When I think of her life, the challenges and the struggles that she underwent was to transform herself to make the foot prints. The life of mother Carla can be compared to the life of a butterfly. It is well intertwined. From a caterpillar to a butterfly takes flight, it is a story of change, growth, and Transformation. It is applicable to mother Carla because, like the butterfly, mother has gone through a process of transformation; from the worldly life to spiritual life, in order to create a history or to be a part in the history. She has taken long journey to reach her full potential. She has overcome obstacles and broken free from her own shells in order to realize her full potential, just as the caterpillar sheds its cocoon. The pure gold is always tested in the fire (1peter 1:7). Despite having wings, the butterfly cannot fly without the right circumstances; it must be in the right place at the right time. Similar to this, she had been searching for the appropriate time and location to accomplish her goal before finding it in the Lord. His power is made perfect in weakness (2cor 12:9). Mother has left many people with colorful memories in their hearts, just as the butterfly leaves a colorful mark on the finger where it rests. She left her mark indelible on the ground, which is followed by the members. That I could witness on the day in the joy of the members of the congregation.
The first missionary, His cherished mother, carried the word made flesh. Similar to this, the missionary sisters of incarnation represent Jesus through their deeds rather than just their words. That was the kind of spirit Carla, the mother, wanted to embody in order to inspire others to carry on the love of the father. In and through Jesus, the father’s unconditional love was made clear. So, even today, through her devoted children, Carla’s work has helped to bring Jesus to the least in society. I noticed the children of mother Carla were all together and joyful during the celebration. The cathedral and the home where we held the celebration were both filled with more people than with the congregation. I was intrigued and moved by the participation of the lay people, they too were the colourful foot prints the mother has left in this world. In addition, I have witnessed the love and concern of the Father and Mother Carla in the hospitality of the Sisters. The service rendered by Mother Carla’s children demonstrated her servanthood.
We ask the lord that the mother always lead and inspire her children to uphold the legacy she has left and serve as representatives of the father’s love, which served as the congregation’s charism.

Felcian Maria Jegan MMI.
La Giustiniana, Roma.
Missionaries of Mary Immaculate.

Madre Carla Borgheri verso gli onori degli altari

Pubblicato il: sabato 24 Dicembre 2022

“Santità è rendere straordinario ciò che è ordinario sapendo che Dio ci accompagna nel quotidiano…è vivere l’ordinario in modo straordinario, cioè nella gioia e nell’amore…” Sono queste le parole che pronunciava Madre Carla e che per sempre rimarranno scolpite nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerla ed esser le accanto.                                                                                                                                  La cerimonia di apertura della causa di beatificazione e canonizzazione, presieduta da S. E. Monsignor Raffaello Martinelli e durante la quale hanno prestato giuramento i membri del Tribunale Ecclesiastico diocesano, il Postulatore Dott. Waldery Hilgeman e la Vice-Postulatrice Suor Loreda Spagnolo delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, si è aperta domenica 11 dicembre nella Cattedrale di San Pietro a Frascati con la recita dei Vespri, la lettura del decreto di introduzione della causa e del rescritto di nulla osta della Santa Sede, l’insediamento del Tribunale, i giuramenti del vescovo, dei membri del Tribunale e di quelli della postulazione. Grande è stato il gaudio delle stesse Religiose e dai Padri Missionari dell’Incarnazione che devono la loro fondazione a Madre Carla, la Serva di Dio la cui  vita è stata caratterizzata dall’amore per gli ultimi della società e dallo zelo missionario volto a portare il lieto messaggio evangelico di Dio fatto uomo e che ha vissuto la contemplazione del mistero dell’Incarnazione nelle opere di carità per cooperare alla redenzione dell’umanità e alla diffusione del Regno di Dio. .

La vita di madre Carla Borgheri è scandita dal servizio, da opere di carità, il suo è il servizio di una missionaria spinta nel suo agire dall’amore di Dio che la porta, sin dall’inizio, in varie parti del mondo dove fonda diverse opere, tra cui orfanatrofi e case per disabili. Il suo carisma – scrive in un articolo pubblicato dall’Osservatore Romano il postulatore della causa di beatificazione Waldery Hilgeman – è incentrato sul mistero del Verbo Incarnato. Oggi la sua figura, sottolinea il postulatore, è un appello “ad abitare gli spazi di confine, quei luoghi di frontiera, ai quali la società attuale guarda disincantata, dove la fatica, la sofferenza e la miseria spirituale diventano luogo privilegiato per l’incontro con Dio”.

Processo di beatificazione e canonizzazione della serva di Dio Madre Carla Borgheri

Pubblicato il: sabato 24 Dicembre 2022

Anche la Comunità di Brindisi si associa alla corale preghiera per l’inizio della Causa di beatificazione e canonizzazione di Madre Carla Borgheri.

Innanzitutto Le diciamo il nostro grazie per tutto ciò che ha saputo donarci. La Madre sin da giovanissima fu attratta dal mistero dell’ Incarnazione e, creando proselitismo tra le consorelle, approfondì lo studio dei testi teologici  dando inizio all’ opera missionaria, che la porterà in seguito in diverse parti del mondo.

Ringraziamo anche il Signore che attraverso Lei ci ha fatto sperimentare la bellezza della fraternità e la gioia della comunione, come anticipo della gioia eterna dei Santi nel Cielo.

Un affettuoso pensiero vada a tutte le Sue consorelle che, in fedeltà alla vocazione e alla santità ricevuta nel battesimo, rinnovano con il loro impegno quotidiano il riflesso nitido della Misericordia di Dio per i malati e i più deboli, come aveva loro insegnato proprio Madre Carla.

Fu anche questo infinito amore missionario che portò Madre Carla il 21/07/1992, per volontà di Monsignore don Settimio Todisco, a fondare la locale Comunità, con l’avvio di un sodalizio religioso con la città di San Lorenzo da Brindisi, nella cui chiesa le Suore Missionarie dell’ Incarnazione continuano tutt’oggi ad essere guida e servizio di reciproca fraternità con tutti.

Grazie e lode a Dio

 

Santuario Santa Maria degli Angeli Brindisi

Si apre la causa di beatificazione e canonizzazione di Madre Carla Borgheri

Pubblicato il: venerdì 2 Dicembre 2022

Si apre la causa di beatificazione e canonizzazione di Madre Carla Borgheri (al secolo Cleo),
Fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione e dei Padre Missionari dell’Incarnazione.
Il vescovo di Frascati, mons. Raffaello Martinelli, ha pubblicato l’EDITTO con il quale intende dare inizio alle procedure per la Causa di beatificazione e canonizzazione di Madre Carla Borgheri che verrà aperta il prossimo 11 dicembre, alle ore 16,00 nella cattedrale di San Pietro, a Frascati.
Il vescovo invita tutti i fedeli a fornire notizie riguardo la figura di Madre Carla.
La cerimonia di apertura della “Causa di beatificazione e canonizzazione”, detta  Prima Sessio, avrà luogo domenica 11 dicembre 2022; inizierà alle ore 16,00 con la recita dei Vespri. Prevede la lettura del Decreto di introduzione della Causa e del Rescritto di Nulla Osta della Santa Sede, l’insediamento del Tribunale nominato dal Vescovo; poi i giuramenti del Vescovo, dei membri del Tribunale e di quelli della postulazione. La cerimonia potrà essere seguita in diretta via internet.

Sessione di apertura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione della serva di dio Madre Carla Borgheri

Pubblicato il: sabato 19 Novembre 2022

Con immensa gioia e gratitudine al Signore vi invitiamo a partecipare alla Sessione di apertura dell’Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche, la fama e segni di santità della Serva di Dio Madre Carla Borgheri, Fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione e dei Padri Missionari dell’Incarnazione, che si svolgerà domenica 11 dicembre 2022 alle ore 16.00 nella Chiesa Cattedrale di San Pietro in Frascati. Presiederà il rito S. E. Mons. Raffaello Martinelli, Vescovo della Diocesi di Frascati.
Durante la Sessione di apertura presteranno giuramento i membri del Tribunale Ecclesiastico diocesano, il Postulatore Dott. Waldery Hilgeman e la Vice-Postulatrice suor Loreda Spagnolo delle Suore Missionarie dell’Incarnazione.
La Serva di Dio Madre Carla Borgheri, al secolo Nada Annunziata Borgheri, Fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione e dei Padri Missionari dell’Incarnazione, nasce a Novi Ligure (AL), Diocesi di Tortona il 17 febbraio 1922. Trascorre la sua vita prima a Firenze e poi a Roma.
Dopo vicende dolorose e la malattia, è conquistata dall’amore di Dio; ella si lascia condurre dalla grazia divina per realizzare il piano di Dio. La sua vita è caratterizzata dall’amore per gli ultimi della società e dallo zelo missionario per portare il lieto messaggio evangelico di Dio fatto uomo. Vive la contemplazione del mistero dell’Incarnazione nelle opere di carità per cooperare alla redenzione dell’umanità e la diffusione del Regno di Dio.
Nella sua semplicità e umiltà, è strumento nelle mani di Dio per fondare, nel 1972 la Congregazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione che riceve il riconoscimento di Diritto Pontificio nel 1988, e nel 1994 il ramo maschile dei Padri Missionari dell’Incarnazione. Resta alla guida della Congregazione fino al 2° Capitolo generale del 2001, durante il quale preferisce affidare la guida ad altre sorelle, per dedicarsi completamente alla guida spirituale delle sue figlie e figli.

Nel testamento spirituale esorta le sue figlie a vivere unite intimamente a Cristo da sentire la presenza di Dio Padre, del dolce Verbo Divino e del Santo Spirito, e invita a diventare il più possibile dei “Gesù viventi” in questo travagliato secolo.

Unico anelito della sua vita è cercare instancabilmente la volontà di Dio e rendere gloria a Lui. La sua ultima lettera indirizzata alle sue figlie si conclude dicendo che la santità è il perché della nostra vita.
Muore il 20 settembre 2006, a Frascati.
Chi non può partecipare personalmente all’evento, può unirsi spiritualmente e seguire la diretta streaming sulla  pagina Facebook Suore Missionarie dell’Incarnazione.

Papa Francesco: “Una Chiesa senza la carità non esiste”

Pubblicato il: giovedì 3 Novembre 2022

Vorremmo condividere con voi un’esperienza che facciamo con i poveri collaborando con Caritas Diocesana di Frascati. Da quasi cinque anni, prestiamo il nostro servizio presso questa realtà, nella quale si sono incontrate e conosciute diverse persone che prestano il loro servizio come volontari. In questo luogo, ogni ospite porta con sé la sua storia personale, piena di grandi sofferenze, e abbandona quella che fino a quel momento è stata la sua patria, senza sapere dove va. Le persone che ospitiamo arrivano qui con delle barche che rappresentano per loro la speranza di avere un futuro migliore e in un certo senso un’ancora di salvezza per la loro vita. C’è chi arriva malato, chi senza soldi, chi con problemi familiari e/o matrimoniali ecc…

La vita di queste persone è stata segnata da tantissime ferite ma, la maggior parte di loro, sono ancora sorridenti, e desiderosi di costruire un futuro migliore. Tra le tante storie che abbiamo ascoltato desideriamo raccontarvene una in particolare. Un giorno abbiamo conosciuto una persona, di origini rumena, molto amorevole e rispettosa di circa settant’anni. Questo uomo ha vissuto per circa due anni, la sua vita, notte e giorno sotto una tenda, senza elemosinare niente ma affidandosi unicamente alla provvidenza di Dio. Noi, conoscendolo giorno dopo giorno, abbiamo notato come, nonostante le numerose difficoltà di ogni giorno, non si è mai allontanato da Dio perché è un uomo pieno di fede. Prima di arrivare in questa città, è stato un instancabile lavoratore, infatti, ha lavorato per 23 anni in diverse città italiane. Dopo essersi ammalato è diventato povero ed in fine si è ritrovato a vivere per strada come un povero. Lui ha due figli in Inghilterra ma non ha nessun contatto con loro. La moglie è morta, adesso siamo noi le sue uniche compagne di vita. In questo nostro servizio di apostolato incontriamo tantissime persone di ogni lingua e nazione che come sottolinea sempre il papa Francesco: “sono le persone che fugano le guerre e le sue sequele”. Ogni persona che incontriamo ha le sue esigenze e le sue caratteristiche culturali come ad esempio: le abitudini, la religione e le proprie opinioni. Nel nostro servizio accettare l’altro così com’è e senza giudicarlo e un segno di grande AMORE.

Non vorremmo usare la parola “poveri” perché in realtà non sono poveri ma sono persone che per diversi motivi sono diventate povere. La loro condizione attuale è quella di estrema povertà. Come viene raccontato nel vangelo “Gesù ci invita a camminare e a vivere con i poveri, per essere poveri come loro.

Tutte le persone presenti in questo centro, appena arriviamo, ci accolgono e e ci salutano con tanta gioia. Alcune, addirittura, ci chiamando per nome. Ormai siamo diventati grandi amici. Per tutto quello che ho appena raccontato ringraziamo Dio e  la Comunità per averci fatto questo regalo e per averci dato questa possibilità di gettare questo seme in mezzo ai poveri e “portare il suo amore” con il nostro servizio.

“La Caritas è la carezza della Chiesa al suo popolo; la carezza della Madre Chiesa ai suoi figli; la tenerezza, la vicinanza. La ricerca della verità e lo studio della verità cattolica sono altre dimensioni importanti della Chiesa, se la facciano i teologi… Poi si trasforma in catechesi e in esegesi. La Caritas è l’amore nella Madre Chiesa, che si avvicina, accarezza, ama”.