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Ottobre Missionario: Cuori Ardenti, Piedi in Cammino

Pubblicato il: martedì 24 Ottobre 2023

Ogni anno, il mese di Ottobre ci offre l’opportunità di riflettere sulla missione, ci immerge in un viaggio speciale, un percorso di animazione missionaria coinvolgente per la Chiesa Cattolica in tutto il mondo. Questo straordinario itinerario culmina con la celebrazione della Giornata missionaria mondiale, quest’anno celebratasi il 22 ottobre. Il tema scelto è stato: “Cuori Ardenti, Piedi in Cammino”; ispirato dal racconto dei discepoli di Emmaus nel Vangelo di Luca, un invito a vivere la missione con passione e determinazione. Questo brano del vangelo di Luca ci ricorda che la vita cristiana è un cammino, una strada, un percorso da fare insieme, fiduciosi nel Signore. E’ un cammino impegnativo che dura una vita, infatti non basta solo conoscere Gesù, bisogna entrare in rapporto di comunione con Lui e riempirsi di Lui, perché è Lui stesso che ci sostiene attraverso lo Spirito Santo, che riscalda i cuori e anima lo spirito ad andare avanti. Solo chi cammina, conosce le barriere e le difficoltà del cammino.  Il percorso missionario a maggior ragione, non si racchiude in un mese, è una strada da percorrere per l’intera vita perché la nostra vita è chiamata ad essere un apostolato.

Ovvio che non si tratta semplicemente di un cammino geografico ma anche e soprattutto di un cammino spirituale, dove prima di tutto riempiamo noi stessi attraverso l’ascolto, la riflessione e il confronto quotidiano della Parola per essere in grado poi di portare agli altri quella conoscenza pregna dell’Amore di Dio.

La diocesi di Roma avendo organizzato una straordinaria Veglia Missionaria presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura, tenutasi il 21 ottobre, intendeva proprio questo, come chiesa Madre che presiede alla carità: riportare la verità evangelica della Chiesa in uscita, dove possiamo trovare evangelizzatori ed evangelizzati e mai funzionari, dove possiamo trovare dei servitori e non dei Padroni. È stata una serata carica di emozioni, preghiera e testimonianze toccanti.

Durante la veglia, abbiamo ascoltato tre storie straordinarie. La prima, è stata quella di padre Pier Luigi Maccalli, che ha reso omaggio al coraggio e alla fede di un missionario rapito in Niger da estremisti islamici, trascorrendo oltre due anni in prigionia. La sua testimonianza è un inno alla forza dello spirito umano e alla fiducia in Dio. La seconda testimonianza è stata di suor Gabriella Bottani, una missionaria comboniana, la cui storia è stata segnata da un tragico attentato terroristico in Mozambico, in cui è stata uccisa sua zia suor Maria De Coppi. Infine, Francesca Battilocchi, una ragazza, giovane di 22 anni, che ha condiviso la sua esperienza di un viaggio missionario a Nairobi con l’Associazione Giacomogiacomo. La sua storia dimostra che la missione non ha età, e chiunque può fare la differenza, elemento essenziale perché ciò avvenga è: l’essere radicati in Dio, il contenuto della missione, nel quale la missione trova senso, trova in Lui la fonte e il culmine.

Durante la veglia, c’è stato anche un momento toccante in cui noi, Suore Missionarie dell’Incarnazione, abbiamo eseguito una danza su una canzone chiamata “Joganiya”. Questa canzone parla di un amore profondo e devoto, simboleggiando il desiderio di una connessione eterna con il Divino. La danza è stata un modo straordinario e originale per esprimere questa profonda connessione con il divino attraverso il movimento e l’arte. Come sappiamo l’arte è l’espressione della bellezza e dell’armonia.

Il cardinale Angelo De Donatis ha consegnato il mandato e una Croce a coloro che si preparano a partire in missione, sia religiosi che laici. In questo momento ha sottolineato l’importanza della missione nella Chiesa e l’invito a tutti ad essere parte attiva in questo straordinario viaggio di fede.

Alla fine della serata possiamo dire che la Basilica di San Paolo ha accolto il mondo intero. Abbiamo ascoltato le voci provenienti da ogni angolo della terra. Questo ci ha fatto riflettere su ciò che rende speciale il nostro mondo. La risposta sta nella scelta di rimanere con uno sguardo ben definito, anche quando sembra più facile andarsene. Stare può essere il contrario della missione, che spesso è associata a partire, ma è importante ricordare quanto sia cruciale anche il fermarsi e dare un significato alla nostra presenza qui nell’attimo presente. Questa è la vera essenza dell’ottobre missionario: cuori ardenti, pronti a mettersi in cammino.

Per concludere non possiamo che ringraziare Dio Padre per questa ulteriore occasione di crescita spirituale donataci.

Il mese missionario prende vita

Pubblicato il: venerdì 13 Ottobre 2023

Qualche mese dopo l’inaugurazione della Piazza Madre Carla Borgheri, ieri sera, si è svolto il primo incontro di preghiera dedicato al Mese Missionario.

Molte persone hanno partecipato al Rosario mariano e ormai la nuova piazza è diventata un punto di ritrovo per i piccoli e le famiglie del rione. I vicini, “auspichiamo che nel prossimo futuro si realizzino iniziative di questo genere per avvicinare le persone alla fede sull’esempio di Madre Carla”.

Un pomeriggio speciale

Pubblicato il: martedì 3 Ottobre 2023

Ieri, nell’incantevole giardino della Casa Madre Delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, per le nonne ospiti della Casa di Riposo è stato organizzato un pomeriggio veramente speciale.

L’evento, pensato per l’occasione della festa dei nonni, si è trasformato in due ore di autentica serenità e gioia.

Accompagnati da un piacevole sottofondo musicale, deliziati da un gustoso e apprezzatissimo menù, le nonne ospiti, le loro famiglie e tutte le suore hanno trascorso il pomeriggio condividendo la tranquillità e la pace che è la caratteristica principale di questo luogo straordinario, nato per opera di Madre Carla.

Un momento importante per tutti è stato l’apertura della festa: la preghiera comune dedicata a chi soffre e soprattutto alle popolazioni che in questo momento stanno vivendo il dramma della guerra, ha unito tutti i presenti in un momento di raccoglimento e comunione.

Il piacere di stare insieme è stato, poi, il vero protagonista del pomeriggio.

Giuliana Ricottini

Attimi di paradiso

Pubblicato il: venerdì 29 Settembre 2023

Attimi di paradiso

Io provo sempre una profonda gratitudine nei confronti delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, perché ogni qualvolta si vivono momenti di preghiera, di riflessione, di adorazione e contemplazione insieme a loro, alla presenza del Signore, un pezzo di Cielo scende tra noi e ci tocca nel profondo… questo è quello che è avvenuto anche e soprattutto sabato mattina durante la Professione Religiosa di Maria Thu e Maria Hien: una meraviglia per i miei occhi e per il mio cuore. Non era per me la prima volta, perché avendo una sorella suora, avevo già assistito ad una Professione Religiosa, ma non ci si abitua mai alla Chiamata del Signore: quando il Signore chiama, l’emozione è sempre molto grande e profonda… l’Eterno per primo ama e ti sceglie. Questa è la bellissima citazione di San Giovanni cui Suor Maria Thu e Suor Maria Hien hanno fatto riferimento: la loro vocazione nasce perché amate dal Signore in modo incondizionato ed assoluto. Due ragazze venute da lontano, con la loro storia, la loro giovane vita che si sono messe in Cammino perché hanno sentito questa chiamata all’Amore da Colui che è Amore. E tutto questo lo abbiamo visto nei loro volti raggianti, bagnati di lacrime ma raggianti.

Come Maria, anche loro creature semplici, hanno detto “Eccomi” alla volontà del Signore: momento bellissimo, in cui la commozione di tutti i presenti era visibile in occhi velati di lacrime. Tutta la celebrazione è stata un crescendo di emozioni, curata nei minimi particolari, allietata da canti e musiche molto coinvolgenti. Interessante è stato sentire come i ragazzi del nostro Oratorio, insieme alle nostre amate Suore, hanno cantato nella loro lingua madre, il Vietnamita… Il risultato è stato sorprendente! Tutta la comunità cantava insieme a loro: giovani Suore e giovani dell’Oratorio che insieme camminano per donare Amore. Sono vocazioni diverse, chiamate diverse, ma con un unico scopo: testimoniare la Pienezza che solo il Signore può dare. Tutto questo sotto l’amorevole sguardo della nostra Madre Carla Borgheri, che dal Cielo protegge le sue Figlie e protegge tutti noi, che rivolgiamo a Lei le nostre incessanti preghiere. Posso dire in tutta umiltà e sincerità che vivere questa giornata è stato per me vivere “Attimi di Paradiso”. Ancora grazie di Cuore.

Rita Razza

La professione religiosa: dono di Dio

Pubblicato il: domenica 24 Settembre 2023

La professione religiosa: dono di Dio

Oggi per noi Suore Missionarie dell’Incarnazione è un giorno di grande gioia e di festa.   Due nostre sorelle vietnamite hanno fatto la loro prima Professione religiosa, donando con il loro “SI” tutte se stesse al Signore. Un SI fedele alla vocazione dalla quale sin da subito sono state animate, cresciuta a modello e immagine del Fiat di Maria nostra Madre. È un evento estremamente importante perché è il momento in cui le nostre sorelle sono entrate a far parte ufficialmente della famiglia, quella delle: “Suore Missionarie dell’Incarnazione”.

Con l’ingresso nella nostra “famiglia” loro ricevono il dono di un Carisma, e soprattutto divengono le future custodi di questo enorme patrimonio spirituale che deve essere annunciato al mondo. Come diceva la nostra saggia Madre Carla: “La professione non ammette leggerezze o superficialità ma esige amore cosciente, donazione totale di tutto il nostro essere”. Ogni vocazione è una delle tante dimostrazioni dell’immenso e irripetibile amore di Dio, è la manifestazione di quanto Lui continui ad amarci.

La celebrazione è stata presieduta da don Claudio Cerulli, e concelebrata da numerosi sacerdoti alla presenza del popolo di Dio, nella cappella di Casa Madre dove riposa il corpo dell’umile Serva di Dio: Madre Carla Borgheri. Siamo certi della sua presenza in questo momento gioioso e prezioso per tutti noi.

Madre Carla è stata la prima a fare tutto ciò fosse in suo potere per trasmettere a tante persone la Spiritualità dell’Incarnazione, far conoscere l’amore di Dio sulla terra. Lo ha fatto con l’esempio, con la preghiera e con le tante testimonianze dei suoi scritti, preziosi promemoria a quanti con fiducia si accostano ad essi.

È stato un momento emozionante e nello stesso tempo pieno di gratitudine che riempie i nostri cuori di gioia.

Ora invochiamo dal Signore ogni benedizione e grazia sulle neo-professe per un cammino di Santità.!!!

 

 

Un giorno indimenticabile

Pubblicato il: domenica 24 Settembre 2023

Un giorno indimenticabile

Poter condividere un momento così importante per la famiglia della Suore Missionarie dell’Incarnazione, è stato un Dono immenso! Dovevamo essere noi il Regalo per Maria Thu e Maria Hien nel giorno della loro Prima Professione ed invece sono state Loro a farci un meraviglioso Regalo!

Essergli vicino nel giorno del loro Si al Signore è stato emozionante, la loro testimonianza e la loro storia sono stati un esempio per Noi.

Siamo tutti chiamati a scoprire la nostra Vocazione, quella Missione alla quale ci chiama Dio e che può renderci pienamente liberi e felici! Felicità che abbiamo trovato negli occhi di Suor Maria Thu e Suor Maria Hien e di tutte le Suore della Congregazione.

È stata davvero una giornata indimenticabile, fatta di momenti forti e intensi, di lacrime e sorrisi, di gioia e condivisione … con questo spirito ci auguriamo di poter continuare a camminare insieme anche alle nostre “Suorine”, che ormai sono entrate, non solo nei nostri cuori, ma anche a far parte della nostra Famiglia!

I Giovani di Capocroce

23-09-2023

Ma questo è il mio viaggio…Un’ onda perfetta

Pubblicato il: giovedì 14 Settembre 2023

Ma questo è il mio viaggio…Un’ onda perfetta
Vorrei attribuire tale titolo, estrapolato dalla canzone del gruppo musicale The Sun per descrivere la meravigliosa esperienza della GMG. Prima di giungere alla nostra tappa ossia Lisbona, abbiamo sostato presso il Santuario di Nostra Signora di Laghetto ubicato tra le Alpi Marittime francesi, in cui abbiamo potuto pregare Colei che “si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). Dalla delicata tramontana francese, abbiamo raggiunto l’ardente Spagna in particolare la sua capitale Madrid, che ci ha offerto di osservare palazzi, monumenti e Chiese incantevoli. Dopo aver avuto l’occasione di visitare tali luoghi, finalmente siamo giunti a Lisbona, capitale del Portogallo. Noi, come diocesi abbiamo ricevuto l’indimenticabile ospitalità degli abitati del piccolo paese di Ribamar, i quali hanno messo in pratica ciò che l’evangelista Matteo(25,40) ci esorta a svolgere nei riguardi dei nostri fratelli e sorelle: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Sua Santità Papa Francesco, nel suo primo discorso è stato perentorio: “Voi non siete qui per caso. Il Signore vi ha chiamati, non solo in questi giorni, ma dall’inizio dei vostri giorni. Sì, Lui vi ha chiamati per nome”. Siamo chiamati in quanto siamo amati da Dio, il quale ci apprezza così come siamo, anche con le nostre sfumature. Bisogna lasciarci plasmare dall’amore di Dio, per farsi che ciò avvenga, Dio ci ha donato Maria, simbolo di questa GMG, la quale all’interno del Vangelo di Giovanni (2,5) afferma: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Cosa ci vuol comunicare la Vergine? Un messaggio semplicissimo ossia: di affidarci a Dio, il quale desidera per noi la Felicità. Papa Francesco, inoltre, durante l’emozionante Via Crucis ha citato tutti gli ostacoli che noi giovani, purtroppo, incontriamo nella nostra vita, donandoci una speranza, mediante le seguenti parole: “Io cado con te per rialzarti con me. Vai, fatti aiutare, rimettiti in piedi e vai avanti. Andiamo insieme.” Il Santo Padre, sottolinea più volte che Dio non ci abbandona mai, non si stanca mai di perdonarci, conosce e si prende cura delle nostre difficoltà. Un ulteriore aspetto che vorrei condividere con voi è quello della Fraternità, evidenziata anche dal Pontefice: “Amare è questo, è lasciarsi commuovere dal volto
dell’altro, anche sfigurato”. Il nostro gruppo, sin dal primo giorno ha emanato gioia contagiosa. In soli 12 giorni, abbiamo sperimentato che “Siamo fratelli, amati di un unico Padre”. Ci terrei a farvi notare, che il viaggio svolto si è tenuto in un pullman, all’interno del quale abbiamo raccontato le nostre storie, le ferite e anche i momenti di letizia. Ci siamo divertiti, fatti forza l’un l’altro, abbiamo scovato i modi migliori per trascorrere le tante ore assieme, abbiamo gioito e ci siamo commossi: sempre con la certezza che qualcuno avesse asciugato le nostre lacrime e sarebbe stato felice della nostra allegria. Dio ci invia delle persone nel nostro cammino, in grado di esserci d’ausilio, pertanto vorrei ringraziare i sacerdoti che sono stati come un’ancora, predisposti all’ascolto e a farci comprendere l’Amore di Dio. Radio Monte Carla vi ringrazia infinitamente per aver condiviso la vostra storia d’amore con Dio. Grazie al sorriso, gli occhi pieni di lacrime di gioia e la Fede delle mie Sorelle e dei miei Fratelli, che il Signore mi ha donato: mi sono sentita viva. Il nostro viaggio si è concluso, facendo sosta nuovamente in Francia in un luogo peculiare e suggestivo, ovvero: Lourdes. Fermarci in tale luogo, è stato significativo in quanto abbiamo espresso e ribadito il nostro GRAZIE al Maria. Infine, Assisi, città in cui si respira tanta armonia, ci ha elargito la possibilità di visitare i luoghi più significativi di San Francesco e la chiesa di Santa Maria Maggiore ove giace il corpo del Beato Carlo Acutis.
Da tale esperienza, nel mio bagaglio porterò con me tanti insegnamenti, tra cui :
 Non celare le proprie emozioni, specialmente le lacrime in quanto quando piangiamo significa che siamo vivi;
 Essere e cercare se stessi;
 Le domande con la vita diventano risposte il segreto è pazientare;
 L’amore di Dio è sempre una sorpresa;
 Essere sempre originali e non morire come fotocopie, proprio come sosteneva il Beato Carlo Acutis;
 Avere l’audacia di compiere scelte coraggiose come San Francesco.
Con l’auspicio che, io e assieme a tutti i giovani, volto nuovo della Chiesa, possiamo divenire “Sale della Terra e Luce del mondo” (Mt 5,11-12)!!!
Rise Up!

Un caloroso abbraccio
Carla Ciccarese
Parrocchia Santa Maria della Neve, in Latiano

DA PREGARE MARIA, A PREGARE COME MARIA

Pubblicato il: sabato 19 Agosto 2023

Grammatica dell’amore polifonico della Madre

Torvaianica, 14-17 agosto 2023

Quattro giorni, quattro stazioni, quattro parti di un tutto che è Torvaianica, visita insieme a Maria, Madre di Dio e Madre dell’umanità.

Sono tanti anni che faccio lo stesso tragitto, ma le emozioni che si provano sono sempre diverse, sempre nuove. Andare con Maria per viali, strade, vicoli e per mare è imparare a ri-dire la vita con la lingua dell’umano contro il disumano che, in questi tempi, sembra andare di “moda”.

Camminando e ascoltando le riflessioni che risuonano dagli altoparlanti, passo dopo passo, si arriva a percepire che è importante non solo pregare Maria, ma pregare “come” Maria.

Ecco! È il “come” che caratterizza questa Figlia di Dio, prediletta dal suo Fattore.

Pregare “come” Maria ci permette di essere di fronte a Dio senza maschera alcuna, rimanendo – nonostante tutte le mancanze – persona e non personaggio.

Pregando con Lei, ci viene svelata la grammatica di un “come” fatto di quotidiana, di ferialità e di periferie; tempi e luoghi prediletti dal Figlio, di eccedenza: quel “di più” che è la Buona Notizia da offrire a tutti.

Pregare “come” Maria ci fa gustare “il modo in cui la grammatica dell’ordinario viene sconvolta dall’irruzione dello straordinario, che trasfigura la quotidianità – e gli spazi – e la rende immensa” (Chiara Giaccardi).

Pregando con Lei, ci viene svelato il “come”, azione sempre libera e gioiosa, come l’incontro con Elisabetta. Quando apri la vita a Dio, non hai più bisogno di avere una dimora. “La casa natale inizia ad aprirsi… – il “come” del viaggio libero e gioioso si fonda – non su bisogni o su timori, bensì su un progetto” (Ermes Ronchi).

Il “come” di Maria risiede anche nell’essere anticipatrice nel comprendere ciò che accade intorno a sé. Nella “Casa del Vino”, alle nozze di Cana, Maria dimostra che la polifonia degli affetti e dell’esistenza non deve mai essere smarrita. Così facendo, Maria chiarisce definitivamente “come” ama Dio la sua creatura e come la sua creatura deve amare Dio: questo “come” lo impara dal Figlio. “Gesù nel suo comandamento nuovo offre tre oggetti d’amore, non in concorrenza tra loro: amerai Dio, amerai il tuo prossimo, come ami te stesso. Questa polifonia non discende da realtà diminuite, ma da realtà complete: l’amore – il “come” di Maria – è figlio di addizione e dono, non di sottrazione” (Ermes Ronchi).

Pregando con Lei, ci viene svelato, forse, il lato più bello del “come” si prega: “non per aggrapparci, ma per stupirci. Non si prega per ricavare qualcosa, ma per trasformarci” (Søren Kierkegaard).

Il “come” pregare di Maria ci porta nelle viscere della relazione e del servizio. Maria, nel Vangelo, cerca relazione: non la vediamo mai da sola. È creatura di incontri e di comunione.

Maria fa casa. Maria serve. Nel nome “serva” appare colei che, come dice Dante, è “umile e alta più che creatura”. Il servizio è “il nome nuovo della civiltà, inaugurata da suo Figlio, a cui Lei partecipa” (Ermes Ronchi).

“Maria, figlia di tuo Figlio…”

Noi figli di Dio e di Maria.

Ecco, il suo “come”!

Fabrizio, diacono

I giovani, centinaia, migliaia: GMG 2023

Pubblicato il: giovedì 10 Agosto 2023

Parto da Lisbona per rientrare a Grottaferrata dopo giornate indimenticabili alla GMG 2023, la mia numero 4!

Torno carica dello zaino in spalla che ho portato con me per la veglia del 5 agosto e la messa di invio del giorno dopo con Papa Francesco e più di 1 milione di giovani provenienti da tutti i continenti.

Torno carica dei doni ricevuti in questi giorni:

– una settimana prima della GMG con un gruppo di giovani e animatori del Movimento dei Focolari per completare la preparazione dei vari contributi che abbiamo potuto offrire: lo stand alla città della Gioia, OneToOne di adulti disponibili per colloqui con i giovani, l’animazione di 3 catechesi a più di 5000 giovani con Margaret Karram e Jesus Moran (presidente e copresidente del Movimento), un momento sulla cura del Creato #daretocare e poi workshop e concerti col Gen Verde e… tanto tanto altro vissuto con Economy Of Francesco, Leaving Peace!

– tre giorni dopo la GMG per un “RiseUp4” con 350 giovani e ragazzi per andare in profondità con dopo l’esperienza vissuta con Papa Francesco e prepararci al rientro con piste di attuazione dei sogni che i giovani hanno e vogliono realizzare per brillare di luce e provare a cambiare il mondo.

– una sorpresa costante che mi ha lasciata senza parole e con tanta speranza: assistere a un ‘miracolo’ che si è ripetuto ogni volta davanti a Gesù Eucarestia quando i giovani si inginocchiavano in silenzio per adorare, pregare, parlare e stare con Gesù.

Un raccoglimento che ho sperimentato durante la messa di apertura e la Via Crucis, che ho ritrovato durante l’adorazione nelle catechesi con 6000/7000 giovani di lingua inglese provenienti da paesi e culture diversi, è successo nella grande veglia con Papa Francesco, e ancora nella post GMG durante una meditazione itinerante coi 350 giovani e che si è conclusa con una ennesima adorazione silenziosa, arricchita dai canti che aiutavano a pregare e ringraziare!

Quale la sorpresa? I giovani, centinaia, migliaia…sono attirati da Gesù, vogliono stare con Lui! Sono giovani, pieni di vita – e di sfide e di tante domande –  che cantano, danzano, fanno chiasso (come vuole Papa Francesco) ma poi si fermano davanti a Gesù e con Lui nel cuore, vogliono alzarsi per ripartire il cammino.

E io, noi adulti che ci ritroviamo ad accompagnare i giovani?

Le 3 parole di Papa Francesco alla messa finale sono una consegna anche per me:

Brillare, Ascoltare, Non temere!

BRILLARE: Noi diventiamo luminosi, brilliamo quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui. Amare come Gesù: questo ci rende luminosi, questo ci porta a fare opere di amore.

ASCOLTARE: Ascoltare Gesù. Tutto il segreto sta qui. Ascolta che cosa ti dice Gesù. Prendi il Vangelo e leggi quello che dice Gesù, quello che dice al tuo cuore.

NON TEMERE: Cari giovani, vorrei guardare negli occhi ciascuno di voi e dirvi: non temete, non abbiate paura. Di più, vi dico una cosa molto bella. Non sono più io, è Gesù stesso che vi guarda ora, vi guarda, Lui che vi conosce, conosce il cuore di ognuno di voi, conosce la vita di ognuno di voi, conosce le gioie, conosce le tristezze, i successi e i fallimenti, conosce il vostro cuore. E oggi Lui dice a voi, qui, a Lisbona, in questa Giornata Mondiale della Gioventù: “Non temete, non temete, coraggio, non abbiate paura!”.

Ritorno carica, sorpresa, speranzosa, grata a Maria!

                                                                                   Paola Pepe

UNA GIORNATA SPECIALE

Pubblicato il: mercoledì 9 Agosto 2023

Con l’incontro tenutosi sabato scorso 5 agosto si è concluso il ciclo di ritiri spirituali che la famiglia dell’Immacolata Concezione ha programmato per l’Anno Liturgico 2022-2023 e che ancora una volta ha avuto il piacere di vivere insieme alla comunità delle Suore Missionarie dell’Incarnazione della “Casa Nazareth” di Frascati.

Anche in questa occasione non è mancato da parte della Suore quel nobile spirito di ospitalità che le ha sempre contraddistinte in questi anni in cui siamo stati accolti nella loro casa.

Quello con le Suore Missionarie dell’Incarnazione, infatti, è un sodalizio che noi della Famiglia dell’Immacolata intratteniamo ormai da anni, interrotto solo durante la Pandemia che ci ha tenuti forzatamente lontani per un po’ di tempo.

Argomento di quest’ultimo ritiro è stato uno dei temi più cari alla nostra Famiglia, ossia la Trasfigurazione di Gesù. Nella sua catechesi, don Francesco, la nostra guida spirituale, con la consueta semplicità ed efficacia ha presentato in una “Lectio Divina” il brano del vangelo di Matteo dove si narra l’episodio del monte Tabor. A rendere ancora più speciale la nostra riunione c’è stata anche una ricorrenza eccezionale, il 52° anniversario di sacerdozio del nostro diletto don Guerino, cappellano dell’ospedale di Frascati, che ormai partecipa assiduamente ai nostri ritiri e che consideriamo a tutti gli effetti membro onorario della nostra Famiglia. Al termine della celebrazione eucaristica lo stesso don Guerino ha preso la parola per condividere con tutti noi un po’ della sua storia vocazionale e della sua esperienza di sacerdote. Lo ringraziamo con tutto il cuore. La giornata, poi, si è conclusa con un piacevole momento conviviale preparato per tutti dalle carissime suore che con il loro sorriso e la loro cordialità si sono intrattenute con tutti noi. A chiudere questa giornata speciale è giunto, infine, l’immancabile omaggio del nostro tenero Gino che ha voluto dedicare le sue mirabili parole al sacerdote festeggiato.

Portiamo a casa con noi, dunque, il ricordo di una giornata stupenda passata nella meditazione della Parola di Dio, nella lode a Maria santissima e nella gioiosa fraternità tra di noi e con una comunità di dolci suore che con la loro gentilezza e affabilità hanno fatto da degna cornice ad una giornata davvero indimenticabile.

Ci auguriamo di continuare nel tempo il nostro cammino di formazione spirituale con la Comunità delle Suore Missionarie dell’Incarnazione anche per il prossimo Anno Liturgico, invocando l’aiuto di Dio e l’assistenza dal cielo del nostro fondatore Don Giancarlo Gramolazzi.

Deo Gratias.

                                                                                                                La Famiglia dell’Immacolata Concezione