ITALIA

Per essere portatrici di Cristo nel mondo e per poterLo donare agli altri, dobbiamo essere riempite di Cristo; inoltre è molto importante prendersi innanzitutto cura di se stesse  per potersi prendere cura degli altri...

La cura reciproca: sé e noi

Pubblicato il: sabato 23 Dicembre 2023

La freschezza della giovinezza è come la bellezza di un giardino pieno di fiori: se i fiori sono colorati il giardino appare ancora più bello. Con questa immagine possiamo descrivere la crescita umana e spirituale di noi giovani Suore Missionarie dell’Incarnazione; come ci esorta la Serva di Dio, Madre Carla Borgheri: «Il nostro sia un “sì” generoso, totale, gioioso. Se dobbiamo donare a Dio un fiore colto nel nostro giardino, doniamolo subito, appena reciso, non dobbiamo tenerlo in mano, pensarci sopra, altrimenti perde la sua freschezza, il suo profumo e non è più presentabile. Un’anima missionaria custodisce, dentro di sé, il desiderio insopprimibile di portare Cristo alle anime, senza chiedere nulla per sé, né quanto ciò le possa costare» (Dio Solo, p.146).  Per essere portatrici di Cristo nel mondo e per poterLo donare agli altri, dobbiamo essere riempite di Cristo; inoltre è molto importante prendersi innanzitutto cura di se stesse  per potersi prendere cura degli altri.

“Non è un prima temporale, ma esistenziale: se non mi prendo cura di me, non so prendermi cura degli altri, se non so ascoltare me stessa, non so ascoltare gli altri, se non sto bene con me stessa, non sto bene nemmeno con gli altri e non faccio stare bene gli altri”. Questo è stato il fulcro degli incontri di questi giorni guidati da Sr. Grazia, di nome e di fatto. Infatti, gli ultimi mesi di questo anno 2023 sono stati davvero mesi di grazia perché con l’aiuto di Sr. Grazia ci siamo messe in gioco per conoscere e per condividere le nostre emozioni per approfondire la conoscenza di noi stesse. Abbiamo compreso bene che la conoscenza di se stessi non è un punto da raggiungere, ma un processo che dura per tutta la vita. In questo processo le emozioni sono la nostra forza interna più grande, e sono quelle che ci distinguono dalle macchine permettendoci di sognare, sperare fiorire ed amare. In questo modo la cura di me stessa è paragonabile alla cura della nostra casa e questo diventa indispensabile, perché la nostra casa, il nostro corpo è il luogo in cui il Signore vuole venire ad abitare per portare la salvezza a noi e, attraverso di noi, agli altri. Come ci ricorda la Serva di Dio Carla Borgheri: “Tutta la nostra giornata deve essere un continuo fiorire di atti virtuosi, affinché possa trasformarsi in un vaso profumato di presenza divina. Questo lavoro assiduo, quotidiano ci renderà spiritualmente più sensibili, capaci di comprendere e sentire in noi i desideri del Signore, per viverli intensamente”.

Sr. Suji SMI

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