Carissimi,
con gioia vi annunciamo che abbiamo la nuova Superiora Generale: Suor Loreda Spagnolo.
Preghiamo e ringraziamo il Signore per questo dono, e sosteniamola con la nostra preghiera.
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Carissimi,
con gioia vi annunciamo che abbiamo la nuova Superiora Generale: Suor Loreda Spagnolo.
Preghiamo e ringraziamo il Signore per questo dono, e sosteniamola con la nostra preghiera.
🙏🙏🙏
Oggi ha avuto inizio un tempo speciale di preghiera e discernimento, mentre ci prepariamo a vivere uno dei passaggi più significativi nella vita della nostra Congregazione: l’elezione della nuova Superiora Generale e del suo Consiglio.
Questo momento è carico di responsabilità e domanda un cuore profondamente disponibile all’azione dello Spirito, capace di ascoltare, discernere e accogliere le vie di Dio, in un mondo in continua trasformazione.
La giornata si è conclusa con un’intensa adorazione eucaristica, durante la quale si è resa visibile la nostra comunione spirituale e il desiderio sincero di compiere la volontà del Signore.
Un gesto simbolico ha accompagnato questo tempo di preghiera: Suor Carmela ha portato una lampada accesa, segno luminoso della fedeltà al carisma ricevuto dalla nostra Fondatrice, e della disponibilità ad accogliere le novità dello Spirito che si manifestano nella comunione fraterna e nel servizio.
Questa luce rappresenta anche la speranza di un cammino che si rinnova sotto la guida dello Spirito Santo, che fa nuove tutte le cose.
Rivolgiamo ora un accorato invito a tutti coloro che ci accompagnano spiritualmente: unitevi a noi nella preghiera in questo tempo di grazia. Chiediamo al Signore di effondere con abbondanza il suo Spirito, affinché il discernimento sia profondo, libero, sapiente e docile alla Sua volontà.
Invochiamo con fiducia la materna intercessione della nostra Fondatrice, la Serva di Dio Madre Carla Borgheri, perché ci illumini, ci sostenga e ci conduca verso scelte ispirate e fedeli al Vangelo, nella sapienza, nel coraggio e nella fedeltà creativa che nascono dall’amore.
Vieni, Spirito Santo, guida il nostro cuore.
Tra i momenti più intensi e simbolici vissuti durante i giorni pre-capitolari del 6° Capitolo Generale, uno rimane impresso nel cuore e visibile nella sala capitolare: un albero, oggi adornato di foglie verdi, che testimonia un impegno condiviso e una speranza viva.
All’inizio del nostro cammino, prima ancora dell’apertura ufficiale del Capitolo, le sorelle capitolari si sono ritrovate davanti a un albero spoglio, secco, posto al centro dell’aula. Un’immagine forte, che evocava le sfide, le fatiche, ma anche l’attesa di una nuova fioritura.
In quel momento carico di significato, a ciascuna sorella è stato chiesto di scrivere, su una foglia verde, un impegno personale che potesse diventare segno di speranza per tutta la Congregazione. Una parola, un gesto, una scelta concreta per camminare verso il futuro con fiducia e responsabilità.
Quelle foglie sono poi state appese all’albero, che ha così preso nuova vita, trasformandosi in segno visibile della vitalità del carisma e della chiamata a “generare speranza nell’umanità di oggi”.
Ognuna ha anche ricevuto e indossato una foulard verde, simbolo dell’impegno condiviso, da portare sulle spalle con la consapevolezza di essere chiamate a coltivare e diffondere speranza in ogni realtà della nostra missione.
Oggi, quell’albero rimane lì, in un angolo dell’aula capitolare, come memoria viva e richiamo costante al nostro “sì” personale e comunitario. È il nostro albero della speranza: un segno semplice, ma potente, che ci accompagna nel discernimento e ci ricorda che ogni piccolo gesto può far rifiorire la vita.
Il 4 luglio è stata una giornata di intensa ricchezza spirituale e carismatica per le sorelle capitolari, grazie a due relazioni che hanno saputo toccare in profondità mente e cuore.
Al mattino, Don Carlo Maria Zanotti, SDB, docente presso la Pontificia Università Salesiana, ha guidato una riflessione sul tema “Sinodalità e vita consacrata”. Con uno stile coinvolgente, ha intrecciato le sue parole con quelle ispirate di Madre Carla Borgheri, accendendo nei cuori lo stesso ardore dei discepoli di Emmaus: un ascolto che si fa riconoscimento della presenza viva dello Spirito lungo il cammino.
Nel pomeriggio, il Dott. Waldery Hilgeman, postulatore della Causa di beatificazione di Madre Carla, ha offerto un contributo prezioso. A partire dal tema del Capitolo – “Comunità sinodale che genera speranza nell’umanità di oggi” – ha evidenziato come una comunità autenticamente sinodale non solo sia sorgente di speranza, ma anche generatrice di santità. Il suo intervento è risuonato come una rivelazione luminosa, capace di aprire nuove prospettive sul cammino della Chiesa e sulla testimonianza concreta del carisma.
“Carla Borgheri: luce che fiorisce nella Parola, fino a diventare sacramento” – ha affermato il relatore, paragonando la sua esistenza a una luce taborica, trasformante e guida per chi la incontra. Le sue parole sono state come gocce d’acqua che, scavando con pazienza, raggiungono il cuore e lasciano un segno nell’animo.
È stata una giornata feconda, segnata dalla bellezza del carisma, dal desiderio autentico di camminare insieme nella Chiesa e da una profonda gratitudine per la testimonianza di Madre Carla, che continua a ispirare, illuminare e orientare il nostro oggi.
Momento centrale della vita capitolare
Sempre nella giornata del 3 luglio, si sono svolte due sessioni dedicate all’ascolto della relazione della Superiora Generale, suor Carmela Cataldo, sul cammino della Congregazione nel sessennio 2019-2025.
Attraverso un racconto chiaro e coinvolgente, suor Carmela ha tracciato il percorso vissuto in questi sei anni, segnato da sfide quotidiane, momenti di fatica e prove condivise, tra cui l’esperienza profonda e dolorosa della pandemia, che ha toccato nel profondo la vita personale e comunitaria. Non sono mancati però nuovi orizzonti, aperture inaspettate, cammini di discernimento e fedeltà che hanno reso questo tempo un’occasione di crescita e di rinnovata consapevolezza della propria vocazione.
La relazione ha offerto uno sguardo realistico ma pieno di speranza sul presente e sul futuro della Congregazione, vista come un corpo vivo chiamato ad abitare la realtà con lo stile dell’Incarnazione, capace di accogliere le fragilità del mondo e trasformarle in semi di vita nuova.
L’ascolto attento, diventerà occasione e materia concreta per lasciarsi interpellare dallo Spirito, nella responsabilità condivisa di costruire insieme il cammino che ci attende nel prossimo sessennio.
Relazione pomeridiana di Sr. Carmen Ros Nortes, NSC
Nel pomeriggio del 3 luglio, le sorelle capitolari hanno vissuto un altro momento intenso con la relazione di suor Carmen Ros Nortes, NSC, sotto-segretaria del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, sul tema: “La vita consacrata come profezia per il mondo di oggi”.
Sr. Carmen ha richiamato con forza la bellezza e la responsabilità della vita consacrata come segno del Regno, voce di speranza, presenza di cura e testimonianza di fraternità. Un intervento che ha suscitato consapevolezza e desiderio di autenticità, incoraggiando ad abitare questo tempo con coraggio profetico.
3 luglio 2025 – Mattina di ascolto e riflessione profonda
La giornata del 3 luglio si è aperta con una preziosa relazione di padre Maurizio Bevilacqua, CMF, preside e docente dell’Istituto di Teologia della Vita Consacrata Claretianum, dal titolo: “Il Capitolo Generale: evento ecclesiale e carismatico”.
P. Maurizio ha aiutato l’assemblea capitolare a riscoprire la natura del Capitolo come tempo di grazia e discernimento comunitario, che coinvolge tutta la Chiesa e chiama le SMI a rinnovare fedeltà al carisma, apertura allo Spirito e attenzione ai segni dei tempi. Un intervento profondo, che ha unito teologia, esperienza e missione, suscitando molte risonanze e condivisioni.
Il 2 luglio 2025, proprio nei primi giorni del nostro 6° Capitolo Generale, abbiamo vissuto un momento di intensa gioia e gratitudine: la celebrazione del 91° compleanno di Sr. Anna Piu, prima Superiora Generale dopo la nostra Fondatrice, Madre Carla Borgheri.
Per noi Suore Missionarie dell’Incarnazione, Sr. Anna rappresenta una Madre spirituale, guida sapiente e testimone fedele del Carisma incarnato nella vita quotidiana. Celebrare il suo compleanno proprio all’inizio del Capitolo, con la presenza delle sorelle provenienti da ogni parte del mondo, ha assunto un significato ancora più profondo: un segno di comunione, memoria viva e gratitudine per chi ha custodito e fatto crescere il dono ricevuto dallo Spirito.
Tra sorrisi, canti e momenti di fraternità, abbiamo ringraziato il Signore per il dono della sua lunga vita, segnata dalla dedizione, dalla preghiera e dall’amore alla Congregazione.
Nel pomeriggio del 1° luglio, alle ore 15.30, le sorelle capitolari si sono radunate nella cappella della Casa Nazareth per dare inizio solenne ai lavori del 6° Capitolo Generale delle Suore Missionarie dell’Incarnazione.
Dopo un breve momento di preghiera, la facilitatrice del Capitolo, madre Yvonne Reungoat, FMA, ha introdotto con parole di accoglienza e orientamento il senso di questo cammino comunitario, invitando ciascuna a vivere il Capitolo come tempo di ascolto dello Spirito e discernimento condiviso.
Il canto del Veni Creator Spiritus, seguito da un inno mariano, ha accompagnato la processione verso la sala capitolare. In un clima di raccoglimento e gioia, si è svolta l’intronizzazione della Parola di Dio, posta al centro dell’aula come segno vivo della guida dello Spirito. Insieme alla Parola è stata collocata anche la lampada accesa – simbolo della luce di Cristo – e il libro delle Costituzioni, fondamento della nostra vita consacrata.
Al termine del rito, suor Carmela Cataldo, Presidente del Capitolo, ha dichiarato ufficialmente aperto il 6° Capitolo Generale, segnando così l’inizio di questo tempo di grazia, comunione e rinnovato impegno nel vivere e trasmettere il carisma dell’Incarnazione nel mondo di oggi.
Con grande gioia e riconoscenza abbiamo aperto ufficialmente il nostro 6° Capitolo Generale, alla presenza del Vescovo di Frascati Mons. Stefano Russo, che ha presieduto la Santa Messa inaugurale offrendo una riflessione profonda e ricca di immagini evangeliche.
Partendo dal Vangelo della tempesta sedata, il Vescovo ci ha invitato a riconoscerci come comunità in cammino, che sale insieme sulla barca con Gesù per attraversare un passaggio importante. Ha sottolineato come il tempo del Capitolo sia simile a quel momento in cui i discepoli, saliti con Gesù sulla barca, si trovano ad affrontare onde e paure, ma non sono soli: il Signore è con loro.
“Non abbiate paura”, ci ha ricordato con forza. Anche se le domande e le incertezze sono molte, è Gesù che guida la traversata e ci invita a fidarci di Lui. Il Vescovo ha poi evidenziato che la barca – simbolo della comunità – va avanti solo se tutti remano insieme. Nessuno è spettatore: ognuna è chiamata a mettere in gioco il proprio dono, in uno spirito di corresponsabilità e comunione
Il riferimento a Sant’Agostino è stato centrale: “Siamo tutti di Dio”. Mettere Dio al centro, lasciandoci condurre dalla sua luce, è il fondamento del nostro discernimento.
Concludendo, il Vescovo ha augurato a tutte le sorelle capitolari di vivere questo Capitolo come una buona traversata, fiduciose nella grazia del Signore e nella forza della comunione.
Con cuore grato, continuiamo il nostro cammino, certi che il Signore è sulla barca con noi. Affidiamo a Lui ogni passo, perché ci conduca verso la riva che ha preparato per la nostra Congregazione.