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Papa Leone XIV: il Papa missionario

Pubblicato il: lunedì 12 Maggio 2025

L’8 maggio 2025 la Chiesa universale ha accolto l’annuncio dell’elezione del nuovo Papa, successore di Pietro e guida del popolo di Dio.

Dalla Loggia della Basilica di San Pietro, l’annuncio del “Habemus Papam” ha riempito di emozione e speranza i fedeli e il mondo intero.

I Cardinali, condotti dallo Spirito Santo, hanno scelto come Pontefice, il cardinale Robert Francis Prevost. Il nuovo Santo Padre ha accettato questo grande compito scegliendo un nome importante, Leone XIV. Una scelta non casuale perché ricordiamo, innanzitutto, il giorno in cui è stato eletto il Pontefice, ovvero quello della Supplica alla Madonna di Pompei.

Papa Leone XIII, conosciuto come il Papa del Rosario, fu un grande sostenitore del Santuario mariano di Pompei e della missione di Bartolo Longo, fondatore del suddetto Santuario. Rammentiamo che Papa Leone XIII concesse la solenne incoronazione dell’immagine della Madonna di Pompei, un atto di profonda venerazione e devozione. Il Papa vedeva nella Madonna del Rosario una potente intercessora per la pace e la salvezza.

Colpiscono profondamente, quindi, le prime parole di Papa Leone XIV: “La pace sia con tutti voi” un modo proprio per ribadire questo forte legame e la sua missione.

Durante il Collegio cardinalizio, riunitosi il 10 maggio, Papa Leone XIV ha nominato proprio Papa Leone XIII che, con la storica enciclica Rerum Novarum, si occupò dei vari problemi sociali del suo tempo, sottolineando l’importanza della giustizia sociale e della solidarietà. Queste le parole del Neoeletto: “Oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro.”

Dunque il Santo Padre ha dichiarato di voler proseguire l’eredità di Leone XIII, adattandola alle sfide contemporanee come la quarta rivoluzione industriale e l’intelligenza artificiale. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di difendere la dignità umana, la giustizia e il lavoro, continuando l’impegno della Chiesa per i più deboli e promuovendo il dialogo con il mondo moderno.

Dunque, Papa Leone ha espresso la sua intenzione di voler proseguire anche le orme di Papa Francesco, evidenziando l’importanza del dialogo aperto, dell’inclusione, il sostegno per gli ultimi, insomma, la necessità di una Chiesa in “uscita”.

Possiamo dunque affermare che, sin dai primi istanti e dai suoi gesti concreti, pensiamo ad esempio all’immediata visita a una periferia urbana di Roma, il nuovo Pontefice si è rivelato un Papa dal profondo spirito missionario, capace di leggere i segni dei tempi e di rispondere con coraggio alle sfide globali.

Preghiamo tutti per Lui e sosteniamolo nella sua vocazione missionaria, affinché annunci il Vangelo con ardore e testimoni Cristo come luce e speranza per tutti i popoli.

Francesca Amore

Uniti nella gioia dei bambini e della famiglia

Pubblicato il: martedì 3 Giugno 2025

Il 1° giugno, in occasione della Giornata Mondiale dei Bambini, il Centro “Nena Carla Borgheri” in Albania ha celebrato con entusiasmo e affetto i più piccoli, veri protagonisti del domani. La giornata si è trasformata in una festa carica di emozione: canti, danze e poesie hanno animato la comunità, regalando sorrisi e momenti indimenticabili. Il momento culminante è stato la consegna dei diplomi ai bambini che si apprestano a iniziare il percorso della scuola primaria: un gesto simbolico, carico di significato, che ha riempito d’orgoglio genitori, educatori e l’intera comunità. La cerimonia si è conclusa con l’inno nazionale, canto di appartenenza e di speranza per un futuro condiviso.

Nello stesso giorno, a Roma, si è svolto un evento di straordinaria rilevanza: il Giubileo delle Famiglie. Bambini, genitori e nonni provenienti da ogni parte del mondo si sono ritrovati per vivere una giornata di festa, spiritualità e comunione insieme a Papa Leone XIV.

Durante la Santa Messa, il Santo Padre ha pronunciato parole profonde sulla centralità della famiglia, definendola “cuore pulsante della società e culla della fede”. Ha poi aggiunto:
“In famiglia, la fede si trasmette insieme alla vita, di generazione in generazione: viene condivisa come il cibo della tavola e gli affetti del cuore. Ciò la rende un luogo privilegiato in cui incontrare Gesù, che ci vuole bene e vuole il nostro bene, sempre.”

Queste parole trovano profonda risonanza anche nella nostra realtà albanese, dove ogni giorno ci impegniamo per costruire relazioni vere e durature tra bambini, famiglie ed educatori. È solo attraverso l’amore condiviso e la responsabilità reciproca che possiamo preparare per i nostri figli un futuro più umano, più equo e più ricco di significato.

In questo 1° giugno, Albania e Roma si sono ritrovate idealmente unite in un’unica grande festa: una celebrazione della vita, della famiglia e della speranza che brilla negli occhi di ogni bambino.

In cammino con Lui: ricordare per rinnovare

Pubblicato il: mercoledì 4 Giugno 2025

Lunedì 2 giugno 2025

Per noi juniores e suore giovani, questa giornata – guidata da suor Loreda e suor Jessy – ha rappresentato la conclusione del cammino formativo 2024-2025. È stato un tempo di sosta e di riflessione sulla nostra vita, un’occasione preziosa per rientrare in noi stesse, alla luce della Parola di Dio.

Abbiamo iniziato con la preghiera delle Lodi, affidando al Signore il nostro tempo e la nostra interiorità. A seguire, la celebrazione dell’Eucaristia, segno concreto della presenza di Gesù in mezzo a noi, ha dato fondamento spirituale all’intera giornata.

Poi ci siamo messe in cammino nella natura, nella zona del Tuscolo. Il cuore della giornata è stato un tempo di ascolto e meditazione. Suor Jessy e suor Loreda ci hanno invitate a fermarci, a prendere le distanze per un momento dal ritmo frenetico di studio e lavoro, per entrare in uno spazio di silenzio, libertà interiore e autenticità.

Il Vangelo dei discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35) ha guidato la nostra meditazione. Suor Jessy ci ha accompagnate in una profonda lettura della Parola, invitandoci a confrontarla con la nostra vita e vocazione. Siamo state chiamate a riconoscere Gesù che cammina accanto a noi: “ci parla, ci illumina, ci nutre. Ma… lo ascoltiamo davvero? Lo riconosciamo?” Ogni versetto è diventato uno specchio: “cosa cerchiamo? Qual è la nostra strada? Di fronte alla croce, restiamo o fuggiamo?”

Dopo un tempo di riflessione personale, ci siamo ritrovate in piccoli gruppi per condividere ciò che lo Spirito aveva fatto nascere nei nostri cuori. Questo ascolto reciproco è stato un dono prezioso: nella diversità delle esperienze, abbiamo riconosciuto la bellezza della fraternità e della comunione.

Abbiamo messo in luce le nostre fatiche e i nostri atteggiamenti di fronte alla Croce e al Vangelo. Insieme, con cuore e mente, abbiamo pregato per noi stesse, per le sorelle assenti e per tutta l’umanità. Le parole del Padre Nostro e dell’Ave Maria sono state accompagnate da un gesto semplice ma intenso: un abbraccio sincero, forte, tra sorelle in cammino.

Infine, abbiamo condiviso il pasto in un clima di gioia e familiarità. In questi piccoli gesti si rivela la vita semplice e autentica della comunità: ci si sente a casa.

“Ricordare per rinnovare” non è solo un tema, ma una chiamata. Oggi, guardando con gratitudine al passato, rinnoviamo la nostra risposta al Signore. Desideriamo vivere la vocazione, l’apostolato, lo studio e le sfide quotidiane con uno sguardo nuovo: con più gioia, più pace, più consapevolezza di Chi ci ha chiamate e ci accompagna ogni giorno.

Le giovani Suore SMI

Inaugurazione del VI Capitolo Generale

Pubblicato il: martedì 1 Luglio 2025

Nel pomeriggio del 1° luglio, alle ore 15.30, le sorelle capitolari si sono radunate nella cappella della Casa Nazareth per dare inizio solenne ai lavori del 6° Capitolo Generale delle Suore Missionarie dell’Incarnazione.

Dopo un breve momento di preghiera, la facilitatrice del Capitolo, madre Yvonne Reungoat, FMA, ha introdotto con parole di accoglienza e orientamento il senso di questo cammino comunitario, invitando ciascuna a vivere il Capitolo come tempo di ascolto dello Spirito e discernimento condiviso.

Il canto del Veni Creator Spiritus, seguito da un inno mariano, ha accompagnato la processione verso la sala capitolare. In un clima di raccoglimento e gioia, si è svolta l’intronizzazione della Parola di Dio, posta al centro dell’aula come segno vivo della guida dello Spirito. Insieme alla Parola è stata collocata anche la lampada accesa – simbolo della luce di Cristo – e il libro delle Costituzioni, fondamento della nostra vita consacrata.

Al termine del rito, suor Carmela Cataldo, Presidente del Capitolo, ha dichiarato ufficialmente aperto il 6° Capitolo Generale, segnando così l’inizio di questo tempo di grazia, comunione e rinnovato impegno nel vivere e trasmettere il carisma dell’Incarnazione nel mondo di oggi.

Udienza con Papa Leone XIV

Pubblicato il: mercoledì 25 Giugno 2025

Oggi, 25 giugno 2025, le Capitolari hanno vissuto un momento di grazia durante l’incontro con il Santo Padre. Un’esperienza intensa e toccante: hanno potuto ascoltare la sua parola dal ciclo di Catechesi “Gesù Cristo nostra speranza”, ricevere una benedizione particolare e, per alcune, anche stringergli la mano. Momenti che rimarranno impressi nella memoria e nell’anima, come segno vivo della vicinanza della Chiesa e della forza dello Spirito Santo che accompagna il cammino del 6° Capitolo Generale.
Tra i diversi passaggi dell’intervento, uno in particolare ha risuonato con forza:
“Ogni volta che facciamo un atto di fede indirizzato a Gesù, si stabilisce un contatto con Lui e immediatamente esce da Lui la sua grazia. A volte noi non ce ne accorgiamo, ma in modo segreto e reale la grazia ci raggiunge e da dentro, pian piano, trasforma la vita”.
Parole di Papa Leone, richiamate e condivise, oggi risuonano come luce e orientamento nel nostro cammino.
Nel clima di preghiera e discernimento che precede l’apertura ufficiale del 6° Capitolo Generale, questo incontro rappresenta una conferma della presenza del Signore in mezzo a noi e un invito a lasciarsi trasformare dalla sua grazia, per essere sempre più segno di speranza e strumento di misericordia nelle realtà in cui siamo chiamate a servire.

Testo integrale della catechesi

Per approfondire l’intera catechesi del Santo Padre nel ciclo “Gesù Cristo nostra speranza” (25 giugno 2025), che riflette sull’incontro…………, è possibile consultare il testo ufficiale pubblicato dalla Sala Stampa Vaticana:

Link al testo completo: Testo integrale della catechesi – Sala Stampa Vaticana (25 giugno 2025)

Sotto l’ombra della missione: storie di coraggio e fede

Pubblicato il: martedì 24 Giugno 2025

“Carissimi amici SMI, con gioia vi comunichiamo che lunedì 23 giugno alle ore 18.30 si terrà un incontro amichevole e missionario, aperto a tutti voi, per condividere il cammino e lo spirito della nostra missione. Il programma dell’incontro prevede: un momento di preghiera, condivisione sulla missione SMI e agape fraterna. Sarà un’occasione preziosa per ritrovarci, ascoltarci, condividere esperienze e rinnovare insieme il nostro entusiasmo missionario. Vi aspettiamo con gioia!”

Iniziava così l’invito a partecipare a un incontro di testimonianza missionaria, e si concludeva con “vi aspettiamo con gioia”. Sì, la gioia, forse il fulcro, il senso della vita, dell’essere testimoni del messaggio del Risorto, sempre e ovunque. Una gioia percepita sin da subito.

Un grande giardino all’ombra di grandi alberi, l’aria mite di un tardo pomeriggio estivo, carica del profumo dei fiori, e loro, le nostre suore missionarie, con i loro sorrisi facevano quasi da cornice a questa oasi di pace! Ma le loro storie di vita nelle missioni, testimoniate, erano tutt’altro che situazioni facili da affrontare!

Io ero solo una semplice spettatrice, e loro, anche se molte sembravano delle minute e fragili suore, in realtà erano donne forti, coraggiose e determinate. E nel guardarle e nell’ascoltarle, come non andare con il pensiero a Maria, che aveva messo a rischio la sua vita per adempiere al progetto di Dio? Il legame con Maria è inevitabile, colei che ha portato in grembo il Salvatore, quel Dio incarnato per toccare e guarire le nostre piaghe.

Ed è questo che fanno le suore di Madre Carla: toccano le piaghe dell’umanità, quell’umanità abbandonata dalla sopraffazione, dalla sete di potere e dall’egoismo dell’uomo. Noi viviamo nelle nostre case, calde d’inverno e fresche d’estate, mentre molta di questa umanità dimenticata vive in situazioni precarie, molti in capanne. Le difficoltà nell’accedere all’istruzione nelle campagne e nei piccoli villaggi sono enormi.

Le suore missionarie, dove riescono ad arrivare, fanno moltissimo: si occupano di istruzione per bambini, per i sordomuti, costruiscono acquedotti, scuole, case di accoglienza per giovanissimi studenti e per giovani donne maltrattate e violate, dando loro la possibilità di imparare un lavoro che consenta loro una vita dignitosa. E tutto questo lo fanno con la gioia nel cuore.

Papa Francesco lo ha detto: “Occorre costruire ponti di amicizia tra uomini e donne di differenti culture, ponti che sono il contrario dei muri che dividono la gente”. Ebbene, queste sono le suore missionarie dell’Incarnazione: gli ingegneri, gli architetti, i muratori, i manovali dei ponti dell’Amore di Dio incarnato.

Ed è proprio in questa giornata che sembra di vedere accanto a loro, sorridente, ma con quella forza che ha saputo trasmettere alle sue Figlie, Madre Carla. E il miracolo che ci aspettiamo sono proprio loro, le sue amate figlie: le suore missionarie dell’Incarnazione.

Patrizia

Corpus Domini a Vermicino: pane spezzato, gioia condivisa

Pubblicato il: lunedì 23 Giugno 2025

Come tutti gli anni, anche quest’ultima domenica, 22 giugno, abbiamo festeggiato l’arrivo della stagione estiva insieme alle nostre mamme e alle Suore Missionarie dell’Incarnazione presso la Casa di riposo di Vermicino. Una domenica speciale, anche perché già il Vangelo del giorno, la moltiplicazione dei pani e la festa del Corpus Domini, ci faceva comprendere che la Santa Eucarestia, istituita da Gesù, non è solo un sacramento di comunione con Cristo, ma un invito per ciascuno di noi alla condivisione e alla solidarietà con i fratelli tutti.

C’è una parte di questo Vangelo che mi ha fatto riflettere, ed è: “In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: ‘Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta’”. La parola che mi ha colpito è stata proprio questa: “QUI SIAMO IN UNA ZONA DESERTA”. Ma il messaggio di Gesù è proprio questo: trasformare un deserto, attraverso la Santa Eucarestia condivisa con gli altri e per gli altri, in un campo rigoglioso.

Oggi giorno noi viviamo in zone deserte di umanità, di fratellanza, piene di solitudine. E le nostre suore, con l’esempio evangelico, cercano di trasformare questi campi aridi in qualcosa di vivo e rigoglioso, e lo fanno qui a Vermicino, tra le nostre mamme, e lo fanno nei luoghi più sperduti del globo, dando testimonianza al mondo dell’amore di Dio.

Così anche questa domenica, tra balli, canti e buon cibo, tra i sorrisi di approvazione e i battimani delle nostre mamme, ancora una volta le nostre suore ci hanno fatto comprendere l’importanza della solidarietà, nel condividere il cibo, un sorriso, il ritornello di una canzone, sensazioni ed emozioni destinati soprattutto a chi ha bisogno di cure e attenzioni particolari ogni giorno.

Poi, il temporale, il “fuggi fuggi” per ripararsi dalla pioggia, non ha certo oscurato la giornata di festa o fermato lo spirito festoso e collaborativo; anzi, tutto ha contribuito a creare un’atmosfera ancora più intima e conviviale.

Un grazie di cuore va alle nostre Suore Missionarie dell’Incarnazione, che ogni giorno, sull’esempio di vita, di Madre Carla danno testimonianza non solo di un Dio incarnato, ma di un Dio risorto, con la loro dedizione e gioia, tanta gioia, all’umanità spesso sola e abbandonata.

Patrizia

La gioia del rinnovo dei voti religiosi

Pubblicato il: sabato 21 Giugno 2025

Qual è il senso della nostra vocazione, noi che abbiamo lasciato tutto per seguire il Signore sulla via del Vangelo?

Sono queste le domande profonde che hanno accompagnato la nostra riflessione nei giorni che hanno preceduto il rinnovo dei nostri voti religiosi.

Io sono suor Anna Hien, insieme a suor Maria Huong. Durante la preghiera delle Lodi abbiamo rinnovato i nostri voti religiosi. Non è stato un momento qualunque, ma un’occasione speciale nel progetto di Dio, poiché si è svolto nei giorni di preparazione all’apertura del Sesto Capitolo Generale della nostra Congregazione. In quel momento erano presenti sorelle da tutto il mondo, che hanno pregato per noi. La loro presenza ci ha ricordato il nostro carisma e la bellezza di una comunità sinodale che cammina insieme, anche nel rinnovare il proprio “sì” a Dio. Abbiamo rinnovato la nostra missione di portare l’amore infinito del Verbo Incarnato a tutta l’umanità, in modo particolare ai più poveri e bisognosi.

Siamo grate per il dono di questo rinnovamento, che ci ha permesso di guardare di nuovo alla nostra vita e pronunciare ancora una volta il nostro “sì” a Gesù, Colui che ci ha chiamate. Con il nostro “Eccomi”, desideriamo continuare a unirci nella preghiera per il Sesto Capitolo Generale delle SMI, per l’intera Congregazione e per tutte le persone che ci stanno accanto.

TẬP VIỆN-DÒNG CÁC NỮ TU THỪA SAI NHẬP THỂ

Pubblicato il: sabato 21 Giugno 2025

🌿 Đồng Hành Với Chúa – Nhớ Lại Để Canh Tân

Lời chứng sống động từ các chị em trẻ Dòng Nữ Tu Thừa Sai Nhập Thể
📅 Ngày: 2/6/2025 – 📍 Tuscolo, Ý

“Chúa Giêsu đã đồng hành với hai môn đệ trên đường Emmaus… và hôm nay, Người cũng đang bước đi bên bạn.”

Với chúng tôi – các chị em trẻ trong Dòng Thừa Sai Nhập Thể – ngày tĩnh tâm này không chỉ là kết thúc năm đào luyện 2024-2025, mà còn là một bước ngoặt: một lời mời gọi canh tân, trở về với trái tim, với lý tưởng ban đầu, với ơn gọi mà Chúa đã âm thầm gieo vào lòng mỗi người.

🕊️ Một ngày đặc biệt…

Chúng tôi bắt đầu bằng giờ Kinh Sáng, phó dâng thời gian cho Chúa, và tiếp tục với Thánh lễ – nơi Chúa Giêsu hiện diện sống động, nuôi dưỡng đời sống thiêng liêng của từng người.

Sau đó, chúng tôi hòa mình với thiên nhiên, đến vùng Tuscolo – không phải để “đi chơi”, mà để “lắng nghe” và “trở về”. Sơ Loreda và sơ Jessy đã mời gọi chúng tôi tạm dừng lại giữa nhịp sống vội vàng, để sống một ngày thật chậm, thật sâu, đối diện với chính mình và với tiếng nói âm thầm của Chúa.

📖 Lời Chúa dẫn đường

Chúng tôi suy niệm đoạn Tin Mừng về hai môn đệ Emmaus (Lc 24,13-35):

“Người đồng hành với họ… mở lòng, mở trí… bẻ bánh…”

Và rồi, chúng tôi tự hỏi:

  • Chúa có đang đồng hành với mình không?
  • Mình có thật sự nhận ra Chúa giữa những lo toan thường ngày?
  • Trước những thập giá, mình trốn chạy hay can đảm ở lại?

Từng câu Lời Chúa như ánh sáng soi rọi những ngóc ngách trong tâm hồn. Chúng tôi nhận ra: ơn gọi không chỉ là một chọn lựa, mà là lời đáp trả trước một tình yêu đi bước trước.

💬 Chia sẻ – Lắng nghe – Hiệp thông

Sau giờ suy niệm cá nhân, chúng tôi chia sẻ theo nhóm nhỏ. Mỗi người một hành trình, một nỗi lo, một ước mơ… nhưng trong Chúa, tất cả đều gặp nhau ở một điểm chung: khát khao sống cho điều lớn lao hơn chính mình.

Chúng tôi cầu nguyện – cho bản thân, cho các chị em vắng mặt, cho cả thế giới – bằng những lời kinh đơn sơ nhưng chất chứa yêu thương. Và trong một cái ôm đầy tình thân, chúng tôi thấy rõ hơn: Ơn gọi không đi một mình. Chúng tôi có nhau, và có Chúa.

🍞 Niềm vui đơn sơ

Kết thúc ngày sống bằng bữa ăn thân mật, tiếng cười vang lên nhẹ nhàng – không ồn ào, nhưng đầy sự sống. Chính trong những khoảnh khắc đời thường như thế, chúng tôi cảm nhận: đời sống cộng đoàn không lấy đi tự do, mà làm cho trái tim rộng mở hơn, nhân bản hơn, sâu sắc hơn.

✨ LỜI MỜI GỌI

Bạn trẻ thân mến,
Nếu trong lòng bạn từng có một câu hỏi:
👉 “Chúa muốn gì nơi con?”
👉 “Làm sao để sống đời mình thật ý nghĩa?”
👉 “Liệu đời tu có dành cho con không?”

Hãy để trái tim bạn được chạm đến – như hai môn đệ Emmaus đã để Chúa sưởi ấm lòng họ.

Hành trình theo Chúa không phải lúc nào cũng dễ dàng. Nhưng… đó là hành trình đáng sống.

Chúng tôi – các nữ tu Thừa Sai Nhập Thể – sẵn sàng đồng hành với bạn.
Cùng nhau, ta sẽ khám phá rằng:

💗 Ơn gọi không làm mất đi niềm vui, mà làm cho niềm vui được trọn vẹn hơn.
✝️ Dâng hiến không là từ bỏ cuộc đời, mà là sống đời mình một cách tròn đầy nhất.

Hãy can đảm bước đi. Chúa đang chờ bạn trên con đường.

🕊️ Tập Viện: Dòng Nữ Tu Thừa Sai Nhập Thể (SMI)
🎈 Sống Tin Mừng – Gieo yêu thương – Đồng hành với nhân loại

Una gioia che parla tutte le lingue

Pubblicato il: giovedì 12 Giugno 2025

Un’esplosione di gioia semplice, genuina e contagiosa nella Casa Generalizia di Frascati!
Sorrisi, abbracci, sguardi colmi di affetto e gratitudine stanno accompagnando l’arrivo delle Capitolari, giunte da diverse parti del mondo in cui le Suore Missionarie dell’Incarnazione testimoniano il Vangelo con la vita e la missione.
Ogni incontro, ogni gesto è già un preludio del tema che animerà i lavori del 6° Capitolo Generale, che inizierà il prossimo 1° luglio: “Comunità sinodale che genera speranza nell’umanità di oggi”.

Non è solo un titolo, ma una realtà che si va già incarnando fin da questi giorni di preparazione: donne di lingue, culture e cammini diversi che si ritrovano unite dalla stessa chiamata, dalla stessa spiritualità e dallo stesso desiderio di camminare insieme, per discernere e costruire un futuro di speranza.

La comunione che si respira è fatta di piccoli gesti quotidiani: la cura dell’accoglienza, la gioia del ritrovarsi, la disponibilità all’ascolto. È in questa semplicità che prende forma una comunità sinodale, viva e aperta, capace di generare luce e fiducia nel cuore della Chiesa e del mondo.

Il Capitolo non è solo un evento istituzionale: è un’esperienza di famiglia che si prepara, si rinsalda e si rinnova. È un dono di grazia che parla con il linguaggio universale della gioia vera, quella che nasce dall’incontro e dall’amore condiviso.