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Buon Natale 2023

Pubblicato il: lunedì 25 Dicembre 2023

“Natale è una storia al di là della storia,
è la tua storia, Gesù, che incontri la nostra vita,
quella di ieri, quella di oggi e quella di domani.
Natale è un albero della vita
che esprime l’uomo, che manifesta Dio.
Natale sei Tu, Gesù, uno dei nostri,
tra i più grandi, ma anche tra i più vicini:
un Dio, ma anche un Amico e un Fratello.”
(Robert Riber).
Con l’augurio che dalla culla, Gesù entri anche nella nostra storia di ogni giorno.
Buon Natale!

Nurri 2023: Gusto e Tradizione in Festa

Pubblicato il: domenica 24 Dicembre 2023

Chiude a Nurri la decima edizione. Un successo che cresce di anno in anno, offrendo i prodotti agroalimentari della tradizione locale, la cultura, la storia dei luoghi, raccontando il territorio e le nostre usanze.

Le suore missionarie hanno proposto anche quest’anno un punto ristoro con un menu di piatti ispirati alla tradizione Sarda e Nurrese interpretati con fantasia e attenzione. Molto buoni i Culurgiones preparati con la farina e il formaggio locale, il Pane fatto in casa, i Formaggi della Cooperativa Unione Pastori e il dolce per eccellenza la Seadas servita con il miele e la scorza d’arancia.

La cura reciproca: sé e noi

Pubblicato il: sabato 23 Dicembre 2023

La freschezza della giovinezza è come la bellezza di un giardino pieno di fiori: se i fiori sono colorati il giardino appare ancora più bello. Con questa immagine possiamo descrivere la crescita umana e spirituale di noi giovani Suore Missionarie dell’Incarnazione; come ci esorta la Serva di Dio, Madre Carla Borgheri: «Il nostro sia un “sì” generoso, totale, gioioso. Se dobbiamo donare a Dio un fiore colto nel nostro giardino, doniamolo subito, appena reciso, non dobbiamo tenerlo in mano, pensarci sopra, altrimenti perde la sua freschezza, il suo profumo e non è più presentabile. Un’anima missionaria custodisce, dentro di sé, il desiderio insopprimibile di portare Cristo alle anime, senza chiedere nulla per sé, né quanto ciò le possa costare» (Dio Solo, p.146).  Per essere portatrici di Cristo nel mondo e per poterLo donare agli altri, dobbiamo essere riempite di Cristo; inoltre è molto importante prendersi innanzitutto cura di se stesse  per potersi prendere cura degli altri.

“Non è un prima temporale, ma esistenziale: se non mi prendo cura di me, non so prendermi cura degli altri, se non so ascoltare me stessa, non so ascoltare gli altri, se non sto bene con me stessa, non sto bene nemmeno con gli altri e non faccio stare bene gli altri”. Questo è stato il fulcro degli incontri di questi giorni guidati da Sr. Grazia, di nome e di fatto. Infatti, gli ultimi mesi di questo anno 2023 sono stati davvero mesi di grazia perché con l’aiuto di Sr. Grazia ci siamo messe in gioco per conoscere e per condividere le nostre emozioni per approfondire la conoscenza di noi stesse. Abbiamo compreso bene che la conoscenza di se stessi non è un punto da raggiungere, ma un processo che dura per tutta la vita. In questo processo le emozioni sono la nostra forza interna più grande, e sono quelle che ci distinguono dalle macchine permettendoci di sognare, sperare fiorire ed amare. In questo modo la cura di me stessa è paragonabile alla cura della nostra casa e questo diventa indispensabile, perché la nostra casa, il nostro corpo è il luogo in cui il Signore vuole venire ad abitare per portare la salvezza a noi e, attraverso di noi, agli altri. Come ci ricorda la Serva di Dio Carla Borgheri: “Tutta la nostra giornata deve essere un continuo fiorire di atti virtuosi, affinché possa trasformarsi in un vaso profumato di presenza divina. Questo lavoro assiduo, quotidiano ci renderà spiritualmente più sensibili, capaci di comprendere e sentire in noi i desideri del Signore, per viverli intensamente”.

Sr. Suji SMI

Avvento è il tempo dell’attesa e della speranza

Pubblicato il: sabato 16 Dicembre 2023

In questo drammatico periodo storico, dove guerre, violenze, sconvolgimenti ambientali, hanno il sopravento, si rinnova il miracolo del Natale, Dio assumendo la nostra carne torna a nascere in mezzo a noi, mostrandoci che serve spogliarci di noi stessi per accogliere, sostenere ed amare l’altro, ed oggi come ieri preferisce venire al mondo nei luoghi più abbandonati del mondo, dalla Grotta di Betlemme, ai campi profughi, ai barconi della morte, nei campi di battaglia, negli ospedali e ovunque la sofferenza ed il dolore strazia il genere umano.

Ma il Natale è anche la Cometa, quella Luce che illumina il mondo, e che solo il tenero Bambino di Betlemme porta con sé ogni 25 dicembre, il buio si è dissolto, l’umanità non è più sola!

Il Natale però è anche la Festa di Maria di Nazareth che con il suo esempio di Donna libera, fiduciosa e responsabile ha cambiato il mondo accettando di diventare la Culla del Creatore!

Solennità di Gesù, di Maria e non solo, è la festa di tutti noi, ed in questa ricorrenza di gioiosa attesa, un pensiero ed una preghiera va sicuramente a Madre Carla che si è fatto mezzo di speranza per gli ultimi, i dimenticati ed un grazie alle sue tante suorine sparse nel mondo che con il loro servizio agli altri donano speranza e dignità ogni giorno dell’anno.

Auguri di Buon Natale

With His Grace 25 Years

Pubblicato il: lunedì 11 Dicembre 2023

With His Grace 25 Years

Dear readers,

 The community of St. Charles Home in Nagercoil (Tamil Nadu) St. Thomas region wants to share the joy of being 25 years of Religious life of our dear Sr. Antoniyammal, Sr.Savariyammal and Sr.Smitha James. They celebrated the thanks giving Holy mass on December 9th  2023. They are very grateful to all the people who accompanied them in these 25 years of life consecrated to God for others, in this great family of Missionary sisters of Incarnation.

Sr.Anthoniyammal belongs to Kottar diocese, Sr.Savariyammal belongs to Madurai Archdiocese and sr.Smitha James belongs to Kollam diocese. Thanks to their Parents who sacrificed their daughters to our Incarnation family.

The celebration held on 9th December at.5.pm, the holy Eucharistic celebration presided by Most. Rev. Peter Remigius D.D. emeritus. They too renewed their strength to work for the Lord again throughout their journey of life with Jesus. Our joy was immense!

A heartfelt thank you to all the sisters, Fathers and parishioners who participated in our joy. For all of them we ask the Lord to bless them and to grant them peace.

Jesus Incarnate Word bless everyone!

 

Omaggio a Madre Carla: una strada di carità nel cuore di Tabou

Pubblicato il: martedì 5 Dicembre 2023

La congregazione delle “Suore missionarie dell’Incarnazione” insieme alle autorità amministrative, politiche e religiose locali, in particolare il capo di gabinetto della prefettura, Péhé Blanchard, che rappresenta il prefetto del dipartimento di Tabou, il sindaco Ouallo Jean-Luc e il curato Djiré Amores, hanno presieduto al battesimo di una strada nel quartiere Port-Bouet, all’ingresso della città di Tabou, domenica 3 dicembre 2023. La strada in questione va dalla grande via fino all’orfanotrofio Casa del Sole, situato lungo la costa, in omaggio alla fondatrice della congregazione delle “Suore missionarie dell’Incarnazione”, per le sue numerose opere di carità a favore della popolazione, in particolare dei bambini provenienti da famiglie disagiate. In questa occasione, Suor Carmela, madre generale della congregazione, ha illustrato le motivazioni legate a questa iniziativa. “Dal momento dell’installazione della comunità delle Suore missionarie dell’Incarnazione a Tabou nel 1997 fino al 2005, Madre Carla Borgheri ha calpestato ogni anno il suolo di Tabou. Aveva un legame particolare con la popolazione di Tabou. Era una religiosa come le altre, ma straordinaria nel suo amore per i più poveri, nella sua semplicità, umiltà e nella sua vita di preghiera”, ha spiegato. Le autorità presenti si sono congratulate per questa azione di riconoscimento.

“L’intitolazione di questa strada dedicata a Madre Carla Borgheri è per noi un momento solenne e importante. È un segno di riconoscimento per le opere e le azioni compiute dalla fondatrice delle SMI che, attraverso le sue opere qui a Tabou, lascia un’impronta su ognuno di noi. Dedicando questa strada a Madre Carla, non facciamo altro che renderle omaggio. Carla Borgheri è, per noi, un simbolo, un’icona. E saremo sempre pronti ad accompagnarvi affinché Madre Carla resti impressa nella memoria di ciascuno di noi”, ha dichiarato il primo magistrato del comune di Tabou, Ouallo Jean-Luc. Anche il capo di gabinetto del prefetto ha salutato l’iniziativa e ha espresso l’impegno del suo mandante a garantire che la “Via Madre Carla Borgheri” sia inclusa nella cartografia del paese. Nata a Novi Ligure, in Italia, il 17 febbraio 1922 e deceduta nel settembre 2006, Carla Borgheri era animata da una profonda vocazione alla carità.

Alan Ourega, corrispondente regionale.

Perché le cose semplici sono quelle più belle!

Pubblicato il: domenica 26 Novembre 2023

Nella semplicità e nella pace della Casa delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, abbiamo trascorso oggi un momento di condivisione e preghiera alla Luce della Parola del Signore. Lui che guida i nostri passi, che ci insegna ad amare e a non avere paura delle diversità, ci ha permesso di vivere oggi una giornata che custodiremo sempre nel nostro Cuore. Preghiera, ascolto della Parola, condivisione e riflessioni… sono stati questi gli ingredienti del nostro pomeriggio insieme. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare nel nostro Cammino le Suore Missionarie dell’Incarnazione che da anni ormai sono per Noi un dono e un esempio e che oggi ci hanno accolto nella loro Casa, facendocela sentire anche un po’ Nostra. Grazie Suorine per la gioia e la semplicità che ci trasmettete… continuiamo a camminare insieme verso la vera Felicità sulla strada dell’Amore!

                                                                                                                             Simeone

P. Luigi Secchi tra le braccia del Padre

Pubblicato il: domenica 29 Ottobre 2023

“È preziosa agli occhi del Signore la morte dei suoi fedeli” (Sal 116)

Facciamo fatica a comprendere la preziosità della morte dei fedeli del Signore! Il vuoto che ha lasciato padre Luigi ora ci invita a colmarlo con la fede e nella speranza di incontrarlo un giorno nella carità eterna di Dio.

Padre Luigi è stato un uomo di Dio, padre, fratello, amico e sacerdote modello a immagine del Buon Pastore! La sua presenza discreto, gentile e attenta ai bisogni dell’altro infondeva serenità e gioia a chiunque lo incontrava. Lui ha terminato la sua corsa, ha compiuto la sua missione da buon Ministro degli infermi del corpo e dello spirito di tante persone che ha servito.

Ci piace immaginarti a contemplare il volto del Padre insieme a Madre Carla per la quale con entusiasmo e devozione ti sei dedicato come Delegato episcopale per la Causa della sua Beatificazione!

Dal nostro cuore esala un sentimento di gratitudine al Signore per tutto il bene che Egli ha compiuto per mezzo di questo suo servo fedele e buono.

Ora ti affidiamo all’eterna misericordia di Dio, continua la tua missione dal Cielo intercedendo per noi al Signore, che in questa terra hai servito con semplicità e amore.

Grazie padre Luigi! Ci mancherai tanto, ma tu sarai sempre presente nei nostri ricordi e nella nostra preghiera.

Arrivederci in Cielo!

Ottobre Missionario: Cuori Ardenti, Piedi in Cammino

Pubblicato il: martedì 24 Ottobre 2023

Ogni anno, il mese di Ottobre ci offre l’opportunità di riflettere sulla missione, ci immerge in un viaggio speciale, un percorso di animazione missionaria coinvolgente per la Chiesa Cattolica in tutto il mondo. Questo straordinario itinerario culmina con la celebrazione della Giornata missionaria mondiale, quest’anno celebratasi il 22 ottobre. Il tema scelto è stato: “Cuori Ardenti, Piedi in Cammino”; ispirato dal racconto dei discepoli di Emmaus nel Vangelo di Luca, un invito a vivere la missione con passione e determinazione. Questo brano del vangelo di Luca ci ricorda che la vita cristiana è un cammino, una strada, un percorso da fare insieme, fiduciosi nel Signore. E’ un cammino impegnativo che dura una vita, infatti non basta solo conoscere Gesù, bisogna entrare in rapporto di comunione con Lui e riempirsi di Lui, perché è Lui stesso che ci sostiene attraverso lo Spirito Santo, che riscalda i cuori e anima lo spirito ad andare avanti. Solo chi cammina, conosce le barriere e le difficoltà del cammino.  Il percorso missionario a maggior ragione, non si racchiude in un mese, è una strada da percorrere per l’intera vita perché la nostra vita è chiamata ad essere un apostolato.

Ovvio che non si tratta semplicemente di un cammino geografico ma anche e soprattutto di un cammino spirituale, dove prima di tutto riempiamo noi stessi attraverso l’ascolto, la riflessione e il confronto quotidiano della Parola per essere in grado poi di portare agli altri quella conoscenza pregna dell’Amore di Dio.

La diocesi di Roma avendo organizzato una straordinaria Veglia Missionaria presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura, tenutasi il 21 ottobre, intendeva proprio questo, come chiesa Madre che presiede alla carità: riportare la verità evangelica della Chiesa in uscita, dove possiamo trovare evangelizzatori ed evangelizzati e mai funzionari, dove possiamo trovare dei servitori e non dei Padroni. È stata una serata carica di emozioni, preghiera e testimonianze toccanti.

Durante la veglia, abbiamo ascoltato tre storie straordinarie. La prima, è stata quella di padre Pier Luigi Maccalli, che ha reso omaggio al coraggio e alla fede di un missionario rapito in Niger da estremisti islamici, trascorrendo oltre due anni in prigionia. La sua testimonianza è un inno alla forza dello spirito umano e alla fiducia in Dio. La seconda testimonianza è stata di suor Gabriella Bottani, una missionaria comboniana, la cui storia è stata segnata da un tragico attentato terroristico in Mozambico, in cui è stata uccisa sua zia suor Maria De Coppi. Infine, Francesca Battilocchi, una ragazza, giovane di 22 anni, che ha condiviso la sua esperienza di un viaggio missionario a Nairobi con l’Associazione Giacomogiacomo. La sua storia dimostra che la missione non ha età, e chiunque può fare la differenza, elemento essenziale perché ciò avvenga è: l’essere radicati in Dio, il contenuto della missione, nel quale la missione trova senso, trova in Lui la fonte e il culmine.

Durante la veglia, c’è stato anche un momento toccante in cui noi, Suore Missionarie dell’Incarnazione, abbiamo eseguito una danza su una canzone chiamata “Joganiya”. Questa canzone parla di un amore profondo e devoto, simboleggiando il desiderio di una connessione eterna con il Divino. La danza è stata un modo straordinario e originale per esprimere questa profonda connessione con il divino attraverso il movimento e l’arte. Come sappiamo l’arte è l’espressione della bellezza e dell’armonia.

Il cardinale Angelo De Donatis ha consegnato il mandato e una Croce a coloro che si preparano a partire in missione, sia religiosi che laici. In questo momento ha sottolineato l’importanza della missione nella Chiesa e l’invito a tutti ad essere parte attiva in questo straordinario viaggio di fede.

Alla fine della serata possiamo dire che la Basilica di San Paolo ha accolto il mondo intero. Abbiamo ascoltato le voci provenienti da ogni angolo della terra. Questo ci ha fatto riflettere su ciò che rende speciale il nostro mondo. La risposta sta nella scelta di rimanere con uno sguardo ben definito, anche quando sembra più facile andarsene. Stare può essere il contrario della missione, che spesso è associata a partire, ma è importante ricordare quanto sia cruciale anche il fermarsi e dare un significato alla nostra presenza qui nell’attimo presente. Questa è la vera essenza dell’ottobre missionario: cuori ardenti, pronti a mettersi in cammino.

Per concludere non possiamo che ringraziare Dio Padre per questa ulteriore occasione di crescita spirituale donataci.

Un fine settimana missionario

Pubblicato il: lunedì 16 Ottobre 2023

“Un fine settimana missionario”

Ognuno di noi ha i propri obiettivi e desideri per andare avanti nella vita, e ciascuno da ad essi il significato e il valore che più ritiene giusto. Per un cristiano però, la vita ha senso solo quando è percepita e vissuta secondo i principi di Gesù, in pieno spirito missionario, a servizio del prossimo, con lo scopo principale di custodire e far conoscere il Suo amore a quanti incontriamo sul nostro cammino, perché la Fede possa germogliare e crescere nel cuore di tutti. Così, noi giovani della Parrocchia di Shënkoll, incoraggiati dalla vita e dalle opere degli Apostoli, abbiamo deciso di condividere un’esperienza ‘Missionaria’.

    Il quattordici ottobre, dopo un viaggio molto lungo, accompagnato da preghiere, giochi e tante conversazioni amichevoli, arriviamo in una città piuttosto grande chiamata Devolli. Bilishti è stata la nostra prima meta, dove siamo stati ospitati nella casa delle ‘Suore Francescane del Vangelo’. Ci hanno raccontato la loro storia in Albania, le esperienze, le vicissitudini e le difficoltà incontrate qui, difficoltà che sono state costrette a superare spesso da sole, considerando l’assenza di un sacerdote a tempo pieno nella zona, da circa 22 anni. La loro forza è stata da sempre, a loro dire, la grande Fede da cui erano animate che gli ha permesso di continuare a diffondere la Parola di Dio anche di fronte ai pericoli, confidando sempre  e solo nell’aiuto Divino.    Nello stesso pomeriggio, il destino ha voluto che incontrassimo Suami, una liceale timida e insicura, molto provata  dallo stress della scuola e dai corsi estenuanti che doveva frequentare, ma con il cuore colmo d’amore per Dio. Nell’anno 2017, la nostra protagonista ha deciso di aderire al cattolicesimo, con una convinzione che proveniva dal profondo della sua anima. “A dire il vero, mi sono da sempre sentita cristiana e  appartenente a Lui, ma la volontà di proclamare quest’ultima è stata il mio punto più debole”, – ha detto. Fortunatamente la sua famiglia ha accolto con benevolenza la novità divenendo per lei il più grande sostegno, quello che le ha permesso di rimanere forte nel tempo di fronte alle tentazioni,  e raggiungere così il suo scopo:  ricevere il Battesimo. Suami, era meravigliosamente orgogliosa della religione che aveva scelto. “La domenica” – continuava a raccontarci – “mentre tutti uscivano per incontrarsi con gli amici, io preferivo partecipare alla Santa Messa, poiché il vuoto che sentivo nell’anima si riempiva  solo attraverso la Comunione e l’Eucaristia perché è lì che ho incontrato il mio più grande amico: Gesù”. E’ stata per noi una testimonianza edificante che ha rafforzato ancor di più in noi la volontà di diffondere e far conoscere la bellezza di un Dio Padre amorevole che ci Ama fino all’estremo sacrificio.

Il giorno successivo dopo la messa mattutina  ci siamo diretti verso il villaggio di Dobranj. Ci siamo divisi in quattro gruppi e bussando porta a porta abbiamo invitato grandi e piccini a venire ad assistere allo spettacolo che con impegno avevamo preparato, era la rappresentazione del: Il Cieco e Gesù che se pur in forma teatrale conteneva un profondo messaggio e un grande insegnamento.  Inizialmente avevamo molta paura e non eravamo sicuri del buon esito dell’iniziativa, ma Suor Teresina ci rassicurava e incoraggiava, sostenendo che se pur fossero stati pochi i partecipanti, avremmo comunque fatto la volontà del nostro Dio, scegliendo di annunciare la sua Parola in quella forma insolita e originale. I primi ad  avvicinarsi sono stati due anziani del posto e poi come per miracolo, in men che non si dica la piazza brulicava di voci di bambini ma anche di tanti adulti. Eravamo  davvero sicuri che questa nostra missione fosse sacra e con questa convinzione abbiamo iniziato la drammatizzazione lasciando un messaggio che è penetrato in profondità nei cuori di coloro che hanno partecipato. Grazie alla nostra iniziativa avevano capito che Dio non è solo per i buoni o i sani, ma è proprio per coloro che hanno più bisogno della sua misericordia.

    Sebbene fossimo stanchi, abbiamo deciso di proseguire raggiungendo un altro quartiere a dir di tutti molto pericoloso. In effetti ci accorgemmo sin da subito della diffidenza e la rabbia che traspariva dai volti di ragazzini e adulti che abbiamo invitato a unirsi a noi. Noi per loro eravamo degli “avversari”. Comunque abbiamo iniziato la missione, ballando e cantando insieme nella speranza che loro si unissero a noi. E a quanto pare, una forza esterna è intervenuta nei loro cuori, e hanno cominciato a divertirsi con noi, alcuni buttando via le bici, altri con rabbia, altri con orgoglio se pur con tante divisioni religiose e sociali! Alla fine comunque potevamo ritenerci soddisfatti e felici di aver donato loro alcune ore di spensieratezza e siamo andati via con in cuore la speranza che forse anche in loro avevamo gettato il seme della fede, animato dalla curiosità di conoscere più da vicino l’amore di Dio, quel Dio della gioia e della speranza di cui noi eravamo stati portavoce.

     La missione era praticamente conclusa e trovandoci a fare un resoconto dell’esperienza vissuta, ci siamo accorti che se tanto avevamo dato, molto di più avevamo ricevuto. Incontrare alcune famiglie convertite al cristianesimo e sentir raccontare le loro storie è stata per noi un’esperienza entusiasmante che ancora una volta ci ha confermato quanto fosse grande l’Amore e la Misericordia di Dio Padre per i suoi figli.

 La mattina seguente, dopo aver salutato e ringraziato le suore per l’ospitalità, partiamo alla volta di Korçë, la ‘Parigi dell’Albania’. Assistiamo alla messa e visitiamo la comunità cattolica lì, dove tutto è iniziato con una scuola laica Maltese. Con un’emozione indimenticabile, lasciamo Korca per andare a Pogradec, dove faremo un giro di visite a diversi luoghi per poi tornare a Lezha. Con il cuore pieno di gioia, arricchiti  da quanto visto e vissuto e animati da nuova energia concludiamo così il nostro Fine Settimana Missionario, nella speranza di poter presto ripetere questa bellissima esperienza!